Al gruppuscolo “Bel”(?)ticino, nella sua smania di creare un clima da caccia alle streghe nei confronti dell’odiato leghista inteso come il nemico d’abbattere, è scivolata la frizione.
Mi riferisco ovviamente alla segnalazione, addirittura alla presidenza del Consiglio nazionale, sul fotomontaggio “famiglia musulmana” che sarebbe in qualche modo brevemente comparso nei mesi scorsi (!) nella mia pagina facebook. Presa di posizione che la presidenza del Nazionale ha già respinto al mittente.
Come si potrà facilmente immaginare, non mi occupo da solo del mio profilo facebook (cosa peraltro comune tra i parlamentari) non disponendo del dono dell’ubiquità.
Sul fotomontaggio in questione, che non condivido, non formulo ulteriori commenti (che peraltro nessuno ha richiesto), per il semplice fatto che il mio unico ruolo in tutta la vicenda è stato di farlo rimuovere non appena l’ho visto. Il fotomontaggio è dunque comparso sul mio profilo senza alcuna azione da parte mia (“taggato” da terzi?), che anzi l’ho fatto togliere.
Visto tuttavia che, a quanto risulta, il fotomontaggio è ancora in rete, chiedo a “Bel”(?)ticino se ha denunciato il web, o quantomeno scritto una lettera di protesta, come avrebbe dovuto immediatamente fare se la sua non fosse una semplice a guerriglia partitica e se la sua morale non fosse a senso unico. So già la risposta…
Il gruppuscolo “Bel”(?)ticino, volendo a tutti i costi denigrare l’odiato avversario, in mancanza di argomenti plausibili, si è dunque ridotto a montare un caso sul nulla.
Positivo di questa vicenda è che tale gruppuscolo, con la sua iniziativa, ha mostrato addirittura alla presidenza del Consiglio nazionale la nullità dei propri argomenti e l’ipocrisia della propria “morale”.
Va da sé che il sottoscritto si riserva di adire le vie legali nel caso in cui “Bel”(?)ticino si producesse, nella propria guerriglia partitica che nulla ha a che vedere con la morale, in risibili teorie su violazioni di legge o di obblighi costituzionali da parte del sottoscritto. Sarebbe la seconda denuncia penale che presento nei confronti di questi ambienti. La prima è infatti quella, inoltrata ad inizio anno e tuttora pendente, contro la pubblicazione calunniosa “5 minuti”, volantino che ben dimostra quale sia la “morale” dei suoi promotori. Sempre che, beninteso, in ottemperanza ai propri trascorsi politici, qualche “moralista”, non accontentandosi più della caccia alle streghe, non abbia nel frattempo fatto riaprire i gulag.
Lorenzo Quadri
Consigliere nazionale Lega