E intanto la SECO e il gruppo Ammann finiscono sotto inchiesta
“Immigrazione di massa”: dài che ce la facciamo!
E noi dovremmo far fede alle statistiche taroccate prodotte dalla SECO inquisita per corruzione? E come la mettiamo con il gruppo Ammann, diretto fino a qualche anno fa dall’attuale ministro dell’Economia, accusato di aver nascosto quasi 300 milioni di Fr al fisco elvetico? Con quale credibilità Schneider Ammann vorrebbe infinocchiare i cittadini svizzeri sulla libera circolazione delle persone?
I sondaggi danno l’iniziativa « Contro l’immigrazione di massa » in rimonta. Se nelle scorse settimane i sondaggisti davano per scontato che, a livello nazionale, l’iniziativa non ce l’avrebbe fatta, adesso la musica cambia. Di conseguenza è scattato il panico tra i sostenitori della devastante libera circolazione delle persone.
E ben gli sta. E’ chiaro che lorsignori pensavano di avere vita facile, almeno nella maggioranza dei Cantoni. Che il Ticino fosse un caso perso lo avevano immaginato anche a Berna. Ed infatti gli esponenti del Consiglio federale hanno avuto almeno la decenza di evitare di venire da noi a raccontarci panzane su quanto è bella la libera circolazione delle persone senza alcun limite.
Si ricorderà che nel periodo natalizio avevano cominciato a circolare i primi sondaggi i quali davano l’iniziativa perdente senza rimedio. L’obiettivo di questi sondaggi era fin troppo evidente: scoraggiare i fautori dell’iniziativa. Ma poi il vento ha cominciato a cambiare. Le avvisaglie si sono manifestate ben presto. Andando a leggere i blog sotto i portali online della Svizzera tedesca e francese che annunciavano i sondaggi pro-libera circolazione si trovava una lunga lista di commenti favorevoli all’iniziativa. Si trovavano anche, cosa che è particolarmente rallegrante, messaggi di solidarietà nei confronti del Ticino.
E’ paradossale: da un lato gli scienziati di Berna si nascondono dietro le veline taroccate della SECO per venirci a raccontare che non è vero che, per colpa della devastante libera circolazione delle persone, i frontalieri soppiantano i residenti sul lavoro, che siamo invasi dai padroncini e che la criminalità straniera la fa da padrona. Dall’altro i comuni cittadini in tutta la Svizzera sono consapevoli della situazione del Ticino. Non solo loro, per la verità. La scorsa settimana un alto funzionario di Basilea città, riferendosi alla situazione occupazionale del suo semicantone in regime di libera circolazione delle persone, ha dichiarato: “non siamo ancora messi male come il Ticino dove i residenti vengono sistematicamente soppiantati”.
SECO sotto inchiesta
Intanto la SECO, produttrice di veline taroccate, è pure finita sotto inchiesta per assegnazioni illecite di mandati nel settore informatico, con l’accusa di corruzione.
Ecco chi sono quelli che pretendono di venirci a raccontare, in sfacciata contraddizioni con la realtà che vediamo e viviamo quotidianamente sul territorio (noi, non certo loro), la storiella dell’”immigrazione uguale ricchezza”.
E mica solo loro: anche il ministro dell’economia Schneider Ammann (PLR), ufficialmente incaricato dal Consiglio federale di fare campagna contro l’iniziativa udc, non se la passa bene: il gruppo aziendale da lui diretto fino all’ingresso in Consiglio federale è sospettato di aver nascosto al fisco quasi 300 milioni di Fr.
E i cittadini dovrebbero credere alle panzane di questa gente?
Avanti, diamoci da fare, che forse questa volta ce la facciamo ad asfaltare la devastante libera circolazione delle persone ed i suoi sostenitori! Non è un miraggio!
Lorenzo Quadri