I risultati delle urne delle scorso fine settimana asfaltano la $inistra tassaiola
La votazione della scorsa domenica è stata largamente positiva per la Lega. Va da sé che l’informazione di regime – a cominciare da quella di sedicente “servizio pubblico” – si è guardata bene dal farlo notare. Si è limitata a montare la panna sulla vittoria del cosiddetto “matrimonio per tutti”, dopo averlo propagandato per mesi.
A livello federale, l’iniziativa $ocialista detta del 99% è stata asfaltata dalle urne. Questa iniziativa, malgrado il titolo farlocco, avrebbe colpito pesantemente non solo i super-ricchi, ma tutti i cittadini: a partire dal solito sfigato ceto medio e dagli inquilini (quelli che la $inistra afferma di difendere). Infatti i proprietari immobiliari depredati si sarebbero poi rifatti sui locatari.
Paradossalmente gli odiati borsoni sarebbero stati gli unici a schivare la rapina ro$$a, potendo agevolmente spostare il domicilio all’estero.
Messaggio chiaro
Il messaggio dei cittadini è chiaro: non vogliamo altre tasse, balzelli ed aggravi fiscali. Un messaggio che era già stato trasmesso il 13 giugno, con la rottamazione della rovinosa nuova legge sul CO2. A tre mesi di distanza è stato reiterato. Va da sé che la $inistra parassitaria, infoiata d’ideologia tassaiola e bramosa di giocare alla lotta di classe neanche fossimo nella Russia zarista, fa orecchie da mercante. E dire che proprio la $inistra è ormai diventata un partito dei ricchi. E il $indakato ro$$o UNIA, quello che schiaccia gli ordini in casa del P$, con un patrimonio di UN MILIARDO, è uno dei più grandi proprietari immobiliari della nazione.
Loro insistono
Come da copione, i giovani $inistrati il giorno dopo l’asfaltatura popolare della loro farneticante iniziativa del 99% già annunciavano altri attentati alle tasche dei contribuenti. Come al solito, i ro$$overdi se ne impipano della volontà popolare! E quando perdono una votazione – per fortuna accade sempre più spesso – tentano squallidamente di far rientrare dalla finestra quello che i cittadini hanno mandato fuori dalla porta. Vedi la citata nuova legge sul CO2, vedi (in Ticino), la scuola che NON verrà, vedi adesso le iniziative fiscali Dracula.
Ma avanti, continuate a votarli…
“Matrimonio per tutti”
Molta panna è stata montata sull’approvazione del sedicente “matrimonio per tutti”, pistonato alla grande dall’establishment (soldatini triciclati, stampa di regime, intellettualini). “Matrimonio per tutti” significa in realtà accesso incondizionato alla donazione del seme per le coppie lesbiche. Quindi figli con due madri e senza padre. Ohibò: il triciclo si riempie la bocca con i congedi paternità ma poi, alla prima occasione, cancella istituzionalmente la figura paterna. La Lega, come sappiamo, sul tema ha lasciato libertà di voto. Due considerazioni.
La prima: in Ticino siamo ben lontani dal plebiscito. Il cosiddetto “matrimonio per tutti” è stato approvato dal 52% dei votanti, non dall’80%. In sostanza, favorevoli e contrari sono divisi in due blocchi quasi equivalenti; con una leggera preminenza dei favorevoli.
La seconda: il voto della scorsa domenica non permetterà di avanzare di un metro nella lotta all’omofobia. Che in Svizzera è spesso e volentieri un fenomeno d’importazione: i responsabili di aggressioni omofobe sono in massima parte giovani stranieri in arrivo da altre culture (islamiste). Quelli che i fautori del “matrimonio per tutti” vogliono fare entrare in massa.
Legittima difesa
L’iniziativa a sostegno della legittima difesa è stata approvata. A lanciarla fu il Guastafeste, accompagnato da un comitato in cui la Lega era ampiamente rappresentata. I votanti hanno detto Sì malgrado l’ostruzionismo del governicchio, della partitocrazia e della stampa di regime.
Il Sì all’iniziativa pro-legittima difesa è un segnale politico importante a sostegno delle vittime di un’aggressione, magari in casa propria, che si sono difese. Lascia di stucco (e d’altro) la malafede del governicchio su questo tema. Non contento, in occasione della prima votazione, di aver redatto un opuscolo informativo farlocco, che ha portato all’annullamento del voto ed alla consultazione-bis (fatto senza precedenti!) domenica sera ancora evocava a sproposito inesistenti rischi di incitazione alla violenza. Ma sa po’? A trarre beneficio dall’iniziativa saranno persone ASSOLTE dall’accusa di eccesso di legittima difesa. Altro che incitazione alla violenza, altro che Far West!
E’ ora evidente che la battaglia per il potenziamento del diritto alla legittima difesa delle vittime di un’aggressione al proprio domicilio deve continuare a livello federale.
Referendum finanziario
Tutt’altro che scontato anche il risultato favorevole al referendum finanziario obbligatorio (RFO), nella forma del controprogetto. Anche questa proposta – sostenuta dalla Lega – è stata infatti osteggiata ad oltranza dai fautori dello “spendi e tassa”.
In Ticino la spesa pubblica è ormai fuori controllo. Con il moltiplicatore cantonale, la partitocrazia ha creato lo strumento che le consente di mettere le mani nelle tasche dei cittadini tramite aggravi fiscali, facendo così pagare ai contribuenti l’incapacità – o la mancanza di volontà – delle maggioranze politiche di controllare le uscite statali. Il RFO è il necessario contrappeso. Ed esiste già in varie forme in 18 Cantoni.
I ticinesi avranno quindi la possibilità di decidere sulle nuove spese del Cantone: questo non gioverà solo alle finanze, ma anche alla democrazia. La Lega consigliava di votare Sì all’iniziativa ed anche al controprogetto, con preferenza all’iniziativa. L’ha spuntata il controprogetto, che è in ogni caso meglio dello statu quo.
Asfaltato anche il formulario obbligatorio di inizio locazione, che avrebbe generato solo conflittualità e burocrazia.
A livello cantonale, dunque, la partitocrazia – $inistrati in primis – ha PERSO su tutta la linea.
Tirando le somme
Considerando che la Lega ha lasciato libertà di voto sul cosiddetto “matrimonio per tutti”, l’esito della votazione della scorsa domenica in Ticino è il seguente:
Prendere su e portare a casa!