Senza delinquenti d’importazione, non avremmo nemmeno bisogno della Farera
Ma allora è vero che le nostre carceri (simili ad alberghi) esistono praticamente solo per i delinquenti esteri! Nei giorni scorsi il direttore dei penitenziari ticinesi ha lanciato l’allarme: il carcere giudiziario della Farera scoppia! E soprattutto – udite udite – il 90% dei galeotti è straniero! Ringraziamo gli spalancatori di frontiere!
Ma qualcuno ha idea di quanto costa un detenuto al contribuente? Si tratta di svariate centinaia di franchi al giorno! Una vacanza in un albergo a 5 stelle è assai meno cara!
Questa foffa estera va spedita per direttissima nelle prigioni del paese d’origine! Le quali, per lo meno, hanno un effetto deterrente. Al contrario delle nostre. Nei giorni scorsi sulla NZZ un detenuto rumeno (quindi cittadino UE) dichiarava, tranquillo come un tre lire, che nelle prigioni svizzere guadagna più di quello che prenderebbe in patria lavorando! Evviva!
Intanto in questo sfigatissimo Cantone arrivano sempre più finti rifugiati che delinquono.
Ultimo episodio in ordine di tempo: venerdì la polizia cantonale ha annunciato l’arresto di quattro “ospiti” del centro asilanti di Chiasso (due algerini e due marocchini) macchiatisi di una lunga serie di reati! E noi ci teniamo in casa simili soggetti? Paracadutare subito sul natìo paesello!
Per restare in tema di finti rifugiati: la kompagna Baume Schneidèèèr (P$) mercoledì andrà a Roma a discutere della ripresa dei rinvii-Dublino. Ma sulla stampa d’oltregottardo ha già anticipato che non si aspetta di ottenere alcunché: in pratica, un invito agli italici a menarla per il naso!
Eccoli qua, i grandi statisti della $inistra! A Roma ormai devono pensare che non c’è nemmeno più gusto ad infinocchiare gli svizzerotti: è più facile che rubare le caramelle ad un bambino!
Lorenzo Quadri
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Dida: Prigioni “deluxe” simili ad alberghi