Nell’edizione principale del TG RSI di lunedì sera, nuovo improponibile servizio unilaterale: in apertura, quasi sette minuti di lavaggio del cervello agli svizzerotti, per convincerli di essere “razzisti e xenofobi”. E questa sarebbe informazione “equidistante e di qualità”? Avanti con l’iniziativa per il canone a 200 Fr!
Anche quest’anno l’inutile Commissione federale contro il razzismo ha prodotto il proprio rapporto (?) secondo il quale i casi di razzismo ed islamofobia in Svizzera sarebbero “in aumento”. Per chi non l’avesse capito: questa Commissione federale è uno strumento, naturalmente pagato dal contribuente, della casta spalancatrice di frontiere. La sua esistenza persegue un solo obiettivo: far credere che nel nostro Paese esista un problema di razzismo. Così la stampa di regime, al servizio della casta, può prodursi in lavaggi del cervello e ricatti morali all’indirizzo degli svizzerotti “chiusi e gretti” affinché si emendino e facciano entrare tutti: che è poi quel che vuole l’establishment!
Tesi ridicole
Sostenere che la Svizzera sarebbe un paese razzista è francamente ridicolo. Da noi un quarto della popolazione è straniera. E se aggiungiamo chi ha beneficiato di naturalizzazioni facili, non osiamo immaginare dove si va a finire. Inoltre, se il nostro fosse un paese razzista ed islamofobo, perché vogliono arrivare tutti qui?
Ricordiamo che il Giappone ha il 2% di stranieri, ma nessuno si permette di fare un cip. Ecco un grande Paese, carico di storia e di cultura, da cui prendere esempio.
Del resto gli stessi numeri prodotti dalla Commissione federale contro il razzismo dimostrano la sua inutilità: si tratta infatti di poche decine di casi. E come la mettiamo con il razzismo contro gli svizzeri? Con gli annunci di lavoro per soli frontalieri? Con l’immigrazione scriteriata di stranieri in arrivo da “altre culture” i quali sono razzisti, antisemiti, sessisti, eccetera? Vuoi vedere che in Svizzera anche il razzismo, come del resto una grossa fetta della criminalità, è d’importazione?
La Commissione federale contro il razzismo va dunque abolita, poiché serve solo agli spalancatori di frontiere per inculcare a noi svizzerotti, strumentalmente e con i nostri soldi, sensi di colpa del tutto ingiustificati.
La propaganda di Comano
Ed infatti, come volevasi dimostrare, lunedì sera il TG delle 20 della RSI ha dedicato alla non-notizia del presunto aumento dei casi di “razzismo” addirittura l’apertura. E che apertura: oltre 6 minuti e mezzo di servizio, sfacciatamente unilaterale, in cui si monta la panna sull’inventato problema del “razzismo in Svizzera”. Lo scoppio della Terza guerra mondiale non avrebbe ottenuto maggiore spazio. Ulteriore esempio di utilizzo dei soldi del canone più caro d’Europa per fare il lavaggio del cervello agli spettatori. E questa sarebbe informazione equidistante, di servizio pubblico, e di qualità? Ma non fateci ridere. Questa è la solita propaganda di regime. L’ennesima leccata alla casta spalancatrice di frontiere e multikulti.
Dalla votazione sul No Billag, a Comano non hanno proprio imparato un tubo. E’ forse il caso di ricordare a chi fa finta di dimenticarselo che i Sì all’iniziativa No Billag (in Ticino il 35%) aggiunti ai “No critici” fanno senz’altro una maggioranza. Una maggioranza robusta. E’ quindi urgente il lancio dell’iniziativa per il canone a 200 Fr.
Lorenzo Quadri