Come c’era da aspettarsi la ministra dei trasporti del PPDog Doris Leuthard prosegue con i ricattini sulla vignetta autostradale a 100 Fr. Evidentemente la preoccupazione per la votazione di novembre sul tema comincia a fare capolino…

Legare la vignetta a 100 Fr (ovvero due volte e mezza il costo attuale!) alla realizzazione degli investimenti stradali è un vero e proprio ricatto. Gli automobilisti, tramite dazi e sopraddazi sul carburante, versano ogni anno miliardi nelle casse federali: miliardi che dovrebbero venire utilizzati per le strade nazionali. Tuttavia una fetta importante di questi soldi viene impiegata per altri scopi: segnatamente per foraggiare il pozzo senza fondo delle ferrovie federali. E adesso la Doris ed i suoi portaborse, per finanziare la ripresa di 400 Km di strade cantonali nella rete nazionale, non solo battono cassa presso i già depredati automobilisti, ma si permettono addirittura di ricattare il Ticino: niente vignetta a 100 Fr? Niente collegamento A2-A13. Ma guarda un po’!

Qui i conti non tornano. Quando si trattava di effettuare investimenti nel resto della Svizzera, mica si è preteso di aumentare il costo della vignetta. Si è investito e basta. Quando invece arriva il turno del Ticino, ecco che si condiziona l’investimento all’approvazione di una nuova rapina ai danni degli automobilisti. Rapina assolutamente ingiustificata. Perché non è la strada a non essere in grado di finanziarsi. Sono le ferrovie che succhiano risorse dalla strada.

In più, la vignetta a 100 Fr avrà conseguenze deleterie per la viabilità del nostro Cantone. Infatti non solo gli italiani che vengono saltuariamente in Ticino, magari per fare shopping al Foxtown, di sicuro non saranno disposti a pagare 100 Fr di vignetta e quindi si riverseranno tutti sulle strade cantonali e comunali, intasandole. Ma la stessa  cosa la faranno anche i frontalieri ed i padroncini. Molti dei quali non si sognano di pagare la vignetta a 100 Fr, perché agli svizzerotti fessi non bisogna lasciare nemmeno un centesimo; vanno munti e basta. Risultato? Tutti sulle strade cantonali e comunali.

I sindaci dei Comuni del Mendrisiotto hanno manifestato chiaramente la loro preoccupazione, appoggiati dai consiglieri nazionali leghisti. Ma la Doris uregiatta ed i suoi portaborse hanno fatto orecchie da mercante. Come di consueto. I problemi del Ticino non esistono; ma quando mai! Va  tutto a meraviglia!
Nei giorni scorsi il sindaco di Lavena – Ponte Tresa ha corroborato pubblicamente queste preoccupazioni: gli italiani non si sognano di mollare 100 Fr per la vignetta, la quale «sarà un problema».

Sicché, se Leuthard pensa di ottenere un Sì ticinese all’ennesima rapina ai danni degli automobilisti tramite vignetta “deluxe”, forse ha fatto male i conti. Il prossimo 24 novembre, tutti a votare NO alla vignetta a 100 Fr.
Lorenzo Quadri