Il “ministro dei flop” kompagno Berset (P$$): “fino a giugno non riapre più niente!”

Come da copione, il governicchio federale – ovvero il ministro dei flop kompagno Alain Berset (P$$) – mercoledì ha annunciato che di nuove aperture non ne vedremo per un bel pezzo: la prossima decisione al proposito verrà presa il 26 maggio. Per cui, campa cavallo!

Come sappiamo da lunedì hanno potuto riaprire le terrazze dei ristoranti, le palestre, ed altre attività: tutte con pesanti limitazioni. Si tratta davvero del “minimo sindacale”: un contentino! Le terrazze non avrebbero nemmeno dovuto chiudere, visto che non diffondono i contagi. Ma non di sole terrazze vive la ristorazione. Inoltre, ci sono esercizi pubblici che non hanno spazi esterni, o ne hanno di esigui. Per loro non ci sono prospettive di iniziare a lavorare almeno fino a GIUGNO! Malgrado, prima di venire chiusi per Diktat del kompagno Berset, avessero investito dei bei soldoni in piani di protezione!

E se poi il tempo volge al brutto – come di questo periodo potrebbe benissimo capitare – altro che stare a mangiare di fuori!

Intanto a Bolzano la Provincia da domani riaprirà anche gli spazi internidei ristoranti, che saranno accessibili a chi mostra un tampone negativo, a chi è vaccinato e a chi è guarito. Nuova conferma che testare e RIAPRIRE si può; anzi si deve! Sveglia!

Già ad inizio marzo…

A Berna, ad inizio marzo, gli uccellini cinguettavano che il kompagno Berset non avrebbe riaperto niente fino a maggio. Ai tempi sembrava inaudito. Però le cose sono andate davvero così. Poiché non è possibile conoscere con mesi di anticipo l’andamento dei contagi da stramaledetto virus cinese, la domanda nasce spontanea: le prime, striminzite aperture hanno dovuto attendere fino al 19 aprile per motivi sanitari, o per motivi di politichetta chiusurista? E come mai le frontiere sono sempre rimaste, e tuttora rimangono, SPALANCATE a cani e porci? Quando si tratta di “far entrare tutti” il virus sparisce d’incanto?

Facciamo gli… indiani?

Il nuovo spauracchio è la variante indiana. Che, apprendiamo ieri, è già stata rilevata in Svizzera (a Soletta) a fine marzo.

Ma gli inetti burocrati dell’Ufficio federale di sanità pubblica stanno ancora valutando (?) se inserire l’India sulla lista dei paesi a rischio!

Ma questi strapagati funzionarietti ro$$i ci sono o ci fanno? Lor$ignori non volevano nemmeno procedere con le aperture lillipuziane dello scorso lunedì, ed infatti si sono puntualmente messi a starnazzare contro; però si fanno le pippe mentali per decidere se l’India – dove sta succedendo il finimondo, con quasi un milione di contagi dichiarati in tre giorni – vada inserita o meno tra i Paesi a rischio? Ma siamo fuori di melone?

Sveglia, dall’India senza quarantena non si fa più entrare nessuno! Anche se transita da un paese terzo ed anche se è cittadino svizzero o con permesso di soggiorno!

O vuoi vedere che qualche tamberla bernese aspetta solo che arrivi la tanto paventata, ma mai vista, terza ondata pandemica per poter poi tornare a RICHIUDERE?

La débâcle

Intanto prosegue la vergognosa débâcle sul fronte delle vaccinazioni: per colpa dei FLOP del kompagno Berset e dei burocrati dell’UFSP, la Confederazione rimane tristemente relegata sul fondo della classifica dei paesi con più popolazione inoculata. Tutti gli Stati vicini le bagnano il naso! Il paragone con Israele o con la Gran Bretagna (quest’ultima ha vinto la sfida vaccinale grazie alla Brexit) non lo facciamo nemmeno più, perché è troppo deprimente.

La Svizzera prima della classe, la Svizzera modello di efficienza è ormai solo un lontano ricordo! Ringraziamo la disastrosa gestione della $inistra eurolecchina!

Lorenzo Quadri