Impediamo ai $inistrati di trasformarci in un paradiso per mendicanti-delinquenti rom

L’accattonaggio torna di scena anche alle nostre latitudini. A Lugano negli ultimi tempi si è assistito ad un aumento del fenomeno, si spera passeggero, in alcune zone della città. A chiedere l’elemosina, anche in modo molesto ed aggressivo, sono in genere dei cittadini rumeni di etnia rom, in arrivo dai campi nomadi che si trovano alle porte di Milano. Ma come: immigrazione non era uguale a ricchezza?

Per fortuna in Ticino, come in altri Cantoni, l’accattonaggio è vietato per legge. Sappiamo però che c’è chi le tenta tutte per cancellare questo divieto. In particolare la $inistra, con la complicità della Corte europea dei diritti dell’uomo (CEDU). Quest’ultima è intervenuta a Ginevra, dietro ricorso di una mendicante che è stata più volte multata. Certo che la situazione è davvero paradossale: la rom arriva in Svizzera, viola ripetutamente la legge e si permette pure di metterla in discussione con ricorsi a raffica; e chi finanzia la sua ricorsite? Forse il solito sfigato contribuente?

Ma avanti, facciamo entrare tutti!

I giudici stranieri

Lo scempio prosegue: a decidere su leggi svizzere, emesse democraticamente, sono i giudici stranieri della Corte europea dei diritti dell’Uomo. Costoro sostengono che vietare l’accattonaggio sarebbe lesivo del “rispetto della vita privata e familiare”. E naturalmente a Ginevra, tra l’esultanza dei $inistrati, la norma anti-accattonaggio è stata sospesa.

I kompagni vogliono rendere la Svizzera sempre più attrattiva per i finti rifugiati. In effetti, per il tramite della loro ministra di giustizia Elisabeth Baume Schneidèèèr (quella eletta “perché simpatica”) lo stanno già facendo. Ma ancora non basta. Sicché mirano a trasformarla anche in un paradiso per l’accattonaggio, spesso e volentieri gestito da organizzazioni criminali che non si fanno problemi a sfruttare anche i bambini.

Diventare off limits

E’ chiaro che non ci siamo proprio. La Svizzera deve essere off limits per i rom  dediti alla delinquenza. Il problema è reale. E le leggi per risolverlo le decidiamo noi. Non sta certo alla CEDU venire a sindacare. Quindi, le nostre norme contro l’accattonaggio restano in vigore.

Questa è la prima lezione da trarre. La seconda è che ne abbiamo piene le scuffie dei giudici stranieri. Eppure la partitocrazia, tramite accordi istituzionali con la fallita UE, vorrebbe permettere anche ai giudici della Corte europea di giustizia di venire a comandare in casa nostra. Ma stiamo scherzando? Dobbiamo liberarci dai legulei della CEDU. Altro che aprire le porte a quelli della Corte europea di giustizia!

#swissexit

Lorenzo Quadri