Finalmente una notizia positiva almeno per quel che riguarda l’espulsione degli stranieri che delinquono. La questione, lo abbiamo visto nella cronaca recente, è prioritaria. Altro che “balle della Lega populista e razzista”, come voleva far credere qualcuno. Altro che casi isolati. Per restare alla cronaca recente: come abbiamo visto, i colpevoli dell’omicidio in via Odescalchi sono pregiudicati stranieri. “Bella gente” perfettamente integrata che, oltretutto, vive in Ticino con mentalità da Bronx (i regolamenti di conti tra bande sono una cosa di ordinaria amministrazione). Questi signori sono finora rimasti in Svizzera grazie alla solita giurisprudenza garantista. E’ infatti perché la ridicola condanna a 6 mesi sospesi con la condizionale per aver investito di proposito un poliziotto a Paradiso non è, appunto per giurisprudenza, sufficiente a sostanziare un’espulsione, che l’italo brasiliano del delitto di Chiasso si trovava ancora in Ticino: abbiamo visto con quale risultato. Ma come, immigrazione non era uguale a ricchezza?

Notizia positiva

La notizia positiva sul fronte dell’espulsione dei delinquenti stranieri è degli scorsi giorni: trattasi del ritiro, dopo lunga epopea giudiziaria, del permesso C al pregiudicato italiano Michele Antonio Varano. Costui si era beccato, tra l’altro, una condanna a 17 mesi sospesi condizionalmente per infrazione aggravata alla legge sugli stupefacenti. In seguito era pure stato condannato per lesioni semplici. Il Tribunale federale (alleluia!) ha riconosciuto che l’azione delittuosa di Varano è “ricorrente e non circoscrivibile ad un evento singolo”. Sicché ha disposto il ritiro del permesso di domicilio.

I soldi per i ricorsi?

Da notare che la decisione della sezione della popolazione (quindi del DI) di ritirare il permesso C a Varano data del gennaio 2013. Quindi ci sono voluti quasi tre anni per arrivare ad una sentenza definitiva. Da notare pure che il signore in questione era anche a beneficio dell’assistenza dal 2010, ed ha anche in ballo procedure esecutive per 3.7 milioni di Fr, e attestati di carenza beni per 1.8 milioni. Ma tu guarda che bella gente che ci ritroviamo in Ticino! Però i franchetti per i ricorsi fino al Tribunale federale contro la revoca del permesso C il Varano li ha trovati…

E nümm a pagum

Adesso ovviamente vogliamo sapere quanti soldi pubblici ha ottenuto di assistenza il pregiudicato straniero Michele Varano, che con tutta probabilità aveva altre fonti di entrate non dichiarate.

Non sta né in cielo né in terra che ai nostri anziani con la sola AVS, che hanno costruito questo paese, venga negato un modesto aiuto perché sono proprietari di una casetta o di un terreno invendibile. Però i soldi per mantenere la foffa d’importazione che ha trovato in Svizzera “ul signur indurmentàa”, quelli ci sono sempre. E guai a chi fa un cip! Populismo e razzismo! Oltretutto, visto che Varano lascia dietro di sé 5.5 milioni di “puff”, è palese che i soldi che gli sono stati versati in prestazioni sociali, l’ente pubblico non li vedrà mai più. Dobbiamo quindi accontentarci della revoca del permesso C. Che è senz’altro una notizia positiva. Un po’ di foffa in meno in questo paese. Ma naturalmente è solo un piccolo passo avanti. Servono pulizie di ben altra portata! E qual è l’ostacolo? Facile: malgrado l’iniziativa per l’espulsione degli stranieri che delinquono o che abusano dello Stato sociale sia stata approvata dal popolo ormai da 5 anni, non è ancora stata attuata perché Berna fa melina sulla volontà popolare sgradita (perché non allineata con il dogma delle frontiere spalancate e del manteniamo tutti con i soldi del contribuente). Visto che il 15 novembre ci saranno le elezioni del ballottaggio per il Consiglio degli Stati, non votiamo gli esponenti di quei partiti che si sono sempre opposti all’iniziativa per l’espulsione dei criminali stranieri. Qui bisogna prendere la ramazza!

Lorenzo Quadri