Poi dicono che non è vero che in Svizzera ci sono abusi nel sociale da parte di stranieri! Tutte invenzioni della Lega populista e razzista! Un po’ come gli stranieri che delinquono!
Ed infatti nei giorni scorsi è stato reso di dominio pubblico un caso eclatante: quello di Azem Syla, un finto asilante che ha percepito in Svizzera abusivamente 426mila Fr di aiuti sociali, e questo malgrado il diretto interessato sia nientemeno che deputato al parlamento kosovaro.
E non è finita perché Sila non solo è un deputato ma nella seconda metà degli anni 90 apparteneva alle figure di spicco dell’UCK ed è accusato di essere stato il mandante di diversi omicidi dopo la fine della guerra. Accuse che il diretto interessato respinge.
Lo scempio degli abusi si è consumato nel Canton Soletta.
Sila è giunto in Svizzera nel 1994 ed ha ottenuto lo statuto di rifugiato. Ha vissuto di aiuti sociali e dal 2002 ha ottenuto pure le prestazioni complementari.
Ora, l’accaduto dimostra in modo clamoroso come troppo spesso le prestazioni sociali a cittadini stranieri vengano elargite senza uno straccio di controllo. I servizi sociali di Soletta non si sono accorti che stavano foraggiando indebitamente, con i soldi dei contribuenti, addirittura un parlamentare kosovaro. Sila non lavora in nero, di nascosto. Sila svolge un ruolo pubblico che più pubblico non si può. E’ stato addirittura eletto in un parlamento. Se non ci si accorge nemmeno che si versano aiuti sociali indebiti a persone che svolgono attività lucrative alla luce del sole, come si pensa di individuare abusi un po’ meno sfrontati?
L’accaduto è un campanello d’allarme gravissimo. Si sono versati aiuti sociali non dovuti per quasi mezzo milione di franchi ad un approfittatore, considerato in patria una persona pericolosa; oltretutto una persona che guadagnava denaro alla luce del sole con una funzione pubblica (e chissà quanti altri soldi incassava in nero). L’andazzo è durato anni. Vuol dire che in tutto questo tempo non si è svolto lo straccio di un controllo. Ma allora, non osiamo nemmeno immaginare quanti cittadini stranieri che abusano in modo un po’ più “discreto”, vale a dire un po’ più difficile da scoprire, ci possano essere in circolazione!
L’accaduto non può finire a tarallucci e vino. Chi, nei servizi sociali, non si è accorto dell’abuso plateale, deve venire lasciato a casa. Ovunque occorre cambiare registro: non è tollerabile continuare a farci sfruttare da persone straniere che si approfittano della nostra dabbenaggine. Finiamola una buona volta di farci turlupinare da tutti solo per paura di passare per razzisti!
Lorenzo Quadri