Vuoi il passaporto rosso? Allora non devi essere a carico del sociale. In Argovia si vota
Domenica prossima 9 febbraio si terranno votazioni in vari Cantoni. Tra le votazioni cantonali più interessanti c’è quella di Argovia, dove si deciderà su un inasprimento (evvai!) della legge sull’acquisto della cittadinanza cantonale.
Secondo la nuova versione, sottoposta appunto al popolo, nel Canton Argovia per ottenere il passaporto elvetico sarà necessario NON aver percepito aiuti sociali nei 10 anni precedenti la domanda.
Non si tratta di una novità assoluta. Regole analoghe sono già in vigore in altri due Cantoni: Berna e Grigioni. In particolare, il Canton Grigioni prevede che l’aspirante svizzero debba aver restituito eventuali prestazioni percepite negli ultimi dieci anni. I grigionesi, quando si tratta di aiuti sociali agli stranieri, non sono certo allocchi come i ticinesotti, i quali oltretutto tollerano pure di farsi accusare di “razzismo”! Ed infatti esiste un fenomeno di migrazione di stranieri in assistenza dai Grigioni al Ticino. Chissà come mai, eh?
Da notare che la regola argoviese dei 10 anni senza assistenza per potersi naturalizzare (così come pure quelle bernesi e grigionesi) sono state approvate dalla maggioranza dei rispettivi parlamenti cantonali. Che non ci risultano essere composti da beceri leghisti, populisti e razzisti!
Ovviamente confidiamo che il popolo del Canton Argovia “benedica” la norma dei dieci anni. Altrettanto ovvio è che quello che fanno Argovia (forse), il Grigioni e Berna lo possiamo fare anche noi in Ticino!
Sul tema della naturalizzazione di stranieri che hanno percepito prestazioni assistenziali, la Legge federale stabilisce il limite minimo di tre anni senza aiuti sociali. Lascia però facoltà ai Cantoni di introdurre disposizioni più restrittive. I tre di cui sopra l’hanno fatto. E noi? Noi no! In Ticino, infatti, siamo adagiati sul minimo di tre anni. Un anno fa, il 21 gennaio 2019, l’allora deputato leghista in Gran Consiglio Nicholas Marioli presentò, a nome del Gruppo della Lega dei Ticinesi, un’iniziativa parlamentare che chiede l’innalzamento del limite a 10 anni. L’iniziativa risulta ancora inevasa.
La domanda a questo punto è: cosa aspettiamo ad adeguarci? E’ infatti evidente che occorre dare un taglio alle naturalizzazioni facili di stranieri non integrati, volute dalla partitocrazia multikulti PLR-PPD-P$$ (Verdi-anguria ovviamente inclusi).
Per integrazione si intende anche – e la legge federale entrata in vigore due anni fa è esplicita al proposito – l’integrazione economica. Ossia la capacità di mantenersi con le proprie forze. E ci mancherebbe che chi arriva da noi per attaccarsi alla mammella pubblica venisse pure premiato (sic!) con la nazionalità elvetica!
Quindi, diamoci una mossa! 10 anni senza assistenza anche in Ticino!
Berna, i Grigioni e (forse) Argovia hanno indicato una prima soluzione. Ma anche sulle tasse di naturalizzazione si può e si deve lavorare. Perché quelle applicate in Ticino sono troppo basse.
Lorenzo Quadri