Il 14 giugno si vota sull’ennesima iniziativa del partito delle tasse che vuole depredare gli eredi

 

Il prossimo 14 giugno i cittadini svizzeri saranno chiamati a votare sull’iniziativa popolare lanciata dalla Sinistra e denominata “Tassare le eredità milionarie per finanziare la nostra AVS (Riforma dell’imposta sulle successioni)”.

Ohibò, e poi i populisti sarebbero a destra?

La parola chiave di tutta l’operazione, comunque, è la prima: tassare. Perché è evidente che, dalle parti dei promotori, non si esce dalla consueta logica: un problema = una nuova tassa.

Colpire la sostanza

La tassa in questione vuole colpire la sostanza. Si procede con la criminalizzazione di chi ha qualcosa – ad esempio un’abitazione di proprietà – con sempre nuovi livelli d’imposizione. Il reddito e la sostanza, specie quella immobiliare, sono già abbondantemente tassati. Ciononostante, gli iniziativisti vorrebbero ri-tassare al momento della successione, anche tra genitori e figli. Naturalmente con aliquote confiscatorie. E pure retroattivamente: una situazione che, in occasione del dibattito parlamentare, è stata a ragione qualificata da repubblica delle banane.  Non conosciamo a sufficienza le repubbliche bananiere per sapere se il paragone sia calzante o meno. Conosciamo però a sufficienza il diritto per sapere che la retroattività è illegale.

La stessa sinistra che per denigrare le proposte a lei sgradite in materia di espulsione degli stranieri che delinquono, di libera circolazione delle persone, eccetera, distribuisce a destra e a manca patenti di illegalità è poi la prima a fare proposte illegali.

Confiscatoria e retroattiva

Non solo: la tassa confiscatoria e retroattiva sulle eredità manifesta anche altri due tratti distintivi dell’area politica da cui proviene: è antifederalista e vuole sabotare il modello svizzero.

E’ antifederalista poiché comporta un attacco frontale alla sovranità fiscale dei Cantoni, togliendo loro delle competenze per trasferirle allo Stato centrale. Al momento i Cantoni sono infatti liberi di decidere se e come tassare le successioni e le donazioni. In Ticino ad esempio grazie alla Lega la tassa di successione tra genitori e figli è stata abolita in votazione popolare. Ma si sa che in certe aree politiche la volontà popolare viene rispettata solo quando fa comodo. Plateale al proposito il noto ricorso al tribunale federale contro l’amnistia approvata dai cittadini ticinesi.

Contro il federalismo

L’iniziativa comporta inoltre un attacco al federalismo fiscale (l’ennesimo). Questo non sorprende. Si sa che a Bruxelles la concorrenzialità fiscale elvetica è vista come fumo negli occhi. E i promotori della supertassa di successione vogliono l’adesione della Svizzera all’UE. Un programma che passa per la rottamazione del modello svizzero, con l’obiettivo di renderci sempre più eurocompatibili.

Senza contare le difficoltà che l’iniziativa crea alle piccole e medie imprese, specie in quei casi in cui il patrimonio è investito nell’impresa stessa e quindi gli eredi non sarebbero in condizione di far fronte all’imposta federale di successione. Le aziende rischiano quindi di chiudere i battenti o di trasferirsi all’estero. E’ questo che vogliamo?

Far scappare i ricchi?

E’ poi evidente che, se l’iniziativa dovesse venire approvata in sede popolare, l’attrattività della piazza svizzera per ricchi contribuenti stranieri ne uscirebbe a pezzi. Idem per gli insediamenti aziendali. Ancora una volta si ha l’impressione che gli stranieri graditi alla sinistra – che ha tentato, fallendo, di far saltare anche i forfait fiscali per i globalisti – siano alla fine solo quelli che delinquono o che sono a carico del sociale.

Non ci si lasci trarre in inganno dal riferimento all’AVS. E’ solo uno specchietto per le allodole che mira  a rendere più digeribile l’ennesimo attacco alla proprietà privata, all’autonomia cantonale, al modello svizzero. L’obiettivo dei promotori non è in alcun modo il miglioramento della situazione finanziaria del primo pilastro. E’ quello di avvicinarci sempre più all’UE. Non caschiamoci.

Lorenzo Quadri