Arrivo di Sommaruga in Ticino? Un’indecente evento (?) autopromozionale della casta che si parla addosso e si regge la coda a vicenda.
La calata in Ticino di ieri della presidenta della Confederella, kompagna Simonetta Sommaruga, è stata un episodio indecente.
Un evento totalmente autoreferenziale ed inutile. L’indegno spettacolo della casta che, senza pudore, si regge la coda a vicenda e si parla addosso. Con tanto di salmo svizzero: neanche si trattasse di una cerimonia celebrativa.
Presa per i fondelli
L’operazione di sfacciato marketing è stata una vera e propria presa per i fondelli del popolo ticinese. Il quale deve subire, grazie ai camerieri dell’UE in Consiglio federale come Sommaruga – che NON HANNO CHIUSO LE FRONTIERE per tempo con l’Italia – uno dei tassi di contagi e di morti tra i più alti al MONDO! Una situazione che ha poi provocato chiusure e lockdown più pesanti rispetto al resto della Svizzera. Le conseguenze economiche e sociali saranno devastanti. E noi onoriamo, lodiamo e slinguazziamo (alla faccia della distanza sociale) chi porta pesantissime responsabilità per il disastro?
Assolutamente inascoltabile il presidente del governicchio cantonale Christian Vitta (PLR), che adulava servilmente la ministra P$. In nome di chi? Non certo dei ticinesi!
Con quale coraggio il presidente del CdS si permette di ringraziare la Simonetta “per aver capito le esigenze specifiche del nostro Cantone”?Oh Vitta, guarda che Sommaruga e compagni di merende non hanno capito assolutamente un tubo! Infatti adesso pretendono di ri-spalancare le frontiere, di rilasciare nuovi permessi G e B, di riattivare a pieno regime la devastante libera circolazione delle persone che ci ha IMPESTATI! Come se non fosse successo niente! Giù le braghe davanti all’UE, l’invasione da sud del Ticino deve continuare, costi quel che costi! E chissenefrega se ciò accadrà, oltretutto, in un contesto in cui tanti ticinesi avranno perso il lavoro! Frontiere spalancate über Alles!
La degna collega della Simonetta, la liblab Karin Keller Sutter, nell’intervista in ginocchio pubblicata sempre ieri sul Corrierino PLR ha avuto la tolla di dichiarare: “gli svizzeri hanno capito quanto sia importante il valore della libera circolazione”.
Ed i nostri governanti cantonali si prosternano davanti a simili personaggi, li lodano e li accolgono con tutti gli onori? Vergogna!
Non hanno ottenuto un tubo
Il governicchio ticinese, nel caso ancora non se ne fosse reso conto, da Berna non ha portato a casa un bel niente. Altro che magnificare le “finestre di crisi” che sono servite ad impedire di lavorare anche a chi avrebbe potuto farlo in sicurezza. Il Consiglio di Stato avrebbe dovuto chiedere di sospendere a tempo indeterminato la libera circolazione delle persone in Ticino e di mantenere le frontiere chiuse. Ma ovviamente non ha fatto un cip! Nulla ha chiesto sul punto fondamentale e, ovviamente, nulla ha ottenuto.
Stai a casa tua
Intollerabile poi l’ipocrisia della kompagna presidenta, la quale senza vergogna dichiara: “il vostro Cantone è stato duramente colpito dalla crisi ma ha svolto un lavoro esemplare”. Eh no! Il Ticino è stato mandato allo sbaraglio dal Consiglio federale che lo ha svenduto alla Lombardia, ed in un qualche modo ha dovuto tirarsene fuori! Però i responsabili del disastro hanno ancora il coraggio di venire qui per raccogliere applausi? “Non vediamo l’ora di tornare in questo Cantone speciale” ha chiosato giuliva Sommaruga. Noi, invece, non abbiamo alcuna voglia di vederti. Stai a casa tua che è meglio.
Altro che suonare il salmo svizzero per la calata della kompagna Presidenta in Ticino con lo scopo di farsi autopromozione. Bisognava listare la bandiera ticinese a lutto.
Lorenzo Quadri