La Doris uregiatta annuncia aumenti a manetta delle tasse sul CO2. Chi fa benzina…

 

Nuova conferma che le misure ambientali le paga tutte il contribuente svizzerotto, specie se automobilista. Anche se ad inquinare in casa nostra sono altri: vedi invasione di frontalieri, vedi TIR UE in transito parassitario, vedi fabbriche lombarde, eccetera.

I cittadini elvetici finanziano interamente AlpTransit, comprese le opere all’estero, senza nemmeno avere certezze sul suo completamento. Come ben sappiamo, sia ai vicini a sud che a quelli a nord di AlpTransit non gliene frega sostanzialmente una pippa! E sempre noi paghiamo pure i contributi per il trasferimento dei container merci su rotaia…

Inoltre, cosa su cui naturalmente la $inistra ro$$overde  continua a glissare, il suo ex Ministro dei trasporti Moritz “Implenia” Leuenberger nelle trattative sui primi bilaterali  ha platealmente calato le braghe sulla fissazione della tassa sul traffico pesante da applicare ai TIR UE in transito parassitario attraverso la Svizzera. E’ quindi grazie alle tariffe stracciate negoziate (?) dal kompagno cameriere dell’UE Moritz Leuenberger che la Svizzera si è trasformata in corridoio di transito a basso costo (qualsiasi altra via è più lunga e più costosa). Sicché, quando i ro$$overdi protestano per gli automezzi che invadono il Mendrisiotto, ricordare a lorsignori di ringraziare sentitamente il loro ex Consigliere federale!

Ciliegina sulla torta

Nei giorni scorsi è arrivata la ciliegina sulla torta. La Doris uregiatta, quella che regala i miliardi del contribuente al suo amico “Grappino” Juncker senza alcuna contropartita, ha annunciato che, per rispettare gli impegni contemplati dagli accordi di Parigi, aumenteranno a manetta le tasse sul CO2! Naturalmente gli USA da questi accordi hanno pensato bene di chiamarsi fuori. Mentre gli svizzerotti primi della classe…

Morale: a pagare la nuova pillola sul CO2 saranno gli automobilisti, i trasportatori svizzeri, i proprietari di una casetta (olio combustibile), gli inquilini, l’industria e l’agricoltura svizzera, eccetera eccetera.

Invece i TIR UE che attraversano parassitariamente il nostro paese – come i 65’500 frontalieri che entrano tutti i giorni in Ticino uno per macchina – continueranno a fare il pieno (Diesel o benzina) oltreramina. Quindi non pagheranno i nuovi balzelli elvetici. Ancora una volta gli unici a passare alla cassa saranno gli svizzerotti.

Lorenzo Quadri