I finti rifugiati vanno rimandati nel loro paese, non certo “integrati” nel nostro
Evviva! Nuovo regalo della ministra del “devono entrare tutti“, kompagna Simonetta Sommaruga! La quale adesso vorrebbe spendere la bellezza di 132 milioni di Fr in più all’anno – soldi nostri, evidentemente – per i finti rifugiati! Apperò! Visto che per i migranti economici con lo smartphone già spendiamo ogni anno paccate di miliardi, aggiungiamoci altri 132 milioni! Come se “niente fudesse”!
Da notare che nessuno ha mai voluto quantificare esattamente la spesa complessiva per l’asilo, a tutti i livelli: federale, cantonale e comunale. Ohibò, chissà come mai? C’è forse qualcosa da nascondere? Fatto sta che le stime non ufficiali – e mai smentite – parlano di una pillola attorno ai 7 miliardi all’anno. E, se a pensar male si commette peccato ma ci si azzecca quasi sempre, si potrebbe anche immaginare che questa stima non sia lontana dalla realtà!
La bufala dell’ “integrazione”
Per cosa la ministra del “devono entrare tutti” vorrebbe farci spendere 132 milioni di Fr in più? Per integrare professionalmente gli asilanti.
La storiella dell’integrazione professionale è, evidentemente, lo specchietto per allodole politikamente korrettissimo per far fessi gli svizzerotti. Infatti, col fischio che gli asilanti vanno integrati nel mondo del lavoro; se del caso gli si fa svolgere delle attività di utilità pubblica (sistemare sentieri, spalare neve, eccetera). Ma nel mondo del lavoro bisogna integrare gli svizzeri. I finti rifugiati, invece, vanno rimandati a casa loro non appena possibile(il che, nella stragrande maggioranza dei casi, significa: subito).
Le ammissioni provvisorie, come dice il nome, devono essere provvisorie. A beneficiare di questo status sono migranti che non sono individualmente minacciati ma che per motivi oggettivi (ad esempio, bombardamenti in corso) non possono rientrare al loro paese. Questo significa che, non appena tali motivi sono venuti a cadere, il rimpatrio ci deve essere eccome. Lo ripetiamo per l’ennesima volta per i più duri di comprendonio. Lo scopo del diritto d’asilo è protezione, non immigrazione. Per l’immigrazione vigono regole diverse. E non ci sta bene che il diritto d’asilo venga abusato per aggirare le norme sull’immigrazione!
Consolidare la situazione attuale?
Capita invece che, “grazie” alla Simonetta e compagnia cantante, in Svizzera le ammissioni provvisorie diventano automaticamente definitive. Questo andazzo deve finire.
Invece, col fischio! Con lo slogan politikamente korrettissimo dell’integrazione degli asilanti, la ministra del “devono entrare tutti” vuole semplicemente consolidare l’attuale situazione di illegalità. Ovvero, far rimanere qui tutti i migranti economici!Sarebbero queste le famose politiche restrittive in materia d’asilo? Ma andate a Baggio a suonare l’organo!
Integrare gli svizzeri
Va da sé che i 132 milioni di Fr per l’integrazione farlocca dei finti rifugiati con lo smartphone con l’obiettivo di farli restare in Svizzera in pianta stabile, qualcuno se li intasca. Questo qualcuno sono i soliti noti che si fanno gli zebedei di platino con il business ro$$o dell’asilo.
A ciò si aggiunge che la prospettiva di “venire integrati” e di poter rimanere definitivamente in Svizzera non farà che aumentare in modo esponenziale l’attrattiva del nostro paese per i migranti economici. Ribadiamo il concetto: nel mondo del lavoro bisogna integrare gli svizzeri. Gli asilanti, invece, vanno rimandati a casa loro.Invece la kompagna Sommaruga vuole integrare i finti rifugiati e lasciare i cittadini svizzeri a casa in disoccupazione ed in assistenza. Perché queste sono le geniali politiche dei $inistrati. Complimenti!
Cara compagna Simonetta, il tuo “bel” progettino di spendere altri 132 milioni di Fr te lo puoi scordare fin da subito!
Lorenzo Quadri