Togliere le spese extra dal preventivo è inutile, se non si chiudono le frontiere

 

La petizione lanciata dal granconsigliere leghista Massimiliano Robbiani contro la creazione di un nuovo centro asilanti a Rancate ha raccolto 2600 sottoscrizioni. Come ha rilevato il promotore, si tratta di un risultato soddisfacente, visto che le firme sono state raccolte contro una struttura nel frattempo giĂ  aperta ed operativa.

Adesso di asilanti si sente parlare meno, ma i problemi sono ben lungi dall’essere risolti, anzi.

Spuntano infatti alla chetichella in tutta la Svizzera i nuovi centri d’accoglienza  (ultimo annunciato, nei giorni scorsi,  quello ad Embrach nel Canton Zurigo, che avrà 120 posti). Spesso e volentieri vengono utilizzati, alla bisogna, stabili di proprietà della Confederazione. Ed il Dipartimento Sommaruga sottolinea “come se niente fudesse” che la nuova legge sull’asilo permette di riconvertire immobili della Confederazione in centri temporanei per asilanti senza chiedere niente a nessuno.

Gli obiettivi si chiariscono

Ecco dunque che cade la maschera. L’obiettivo della nuova legge sull’asilo – che i promotori  hanno venduto al popolo come “restrittiva” – è  in realtà di tutt’altro genere. Lo scopo era infatti quello di dare più diritti agli asilanti (avvocato gratis, ossia pagato dal solito sfigato contribuente, per tutti) e soprattutto di permettere alla kompagna Simonetta “dobbiamo aiutare l’Italia” Sommaruga di creare nuovi centri d’accoglienza a go-go. In questo modo si aumenta da un lato l’attrattività del paese per i finti rifugiati con la smartphone (tutti giovani uomini che non scappano da alcuna guerra) e dall’altro si accresce la capacità d’accoglienza. Il disegno è dunque a suo modo coerente. E, sempre nella stessa linea di aumento dell’attrattività, il Dipartimento Sommaruga vorrebbe “rafforzare” i diritti degli asilanti ammessi provvisoriamente.

Ammissioni “provvisorie”?

Ma guarda un po’: gli asilanti ammessi provvisoriamente dovrebbero ritornare al loro paese non appena la situazione si è normalizzata (ad esempio fine del conflitto o dei disordini). Però restano tutti in Svizzera. E vanno tutti in assistenza. E cosa fa la kompagna Simonetta? Invece di far sì che l’ammissione provvisoria torni ad essere tale, vuole istituzionalizzare l’abuso. Ossia vuole trasformare ufficialmente le ammissioni provvisorie in definitive. E nümm a pagum!

Il No di facciata

Eh già, perché l’asilo ha dei costi miliardari, che stanno letteralmente esplodendo. E a Berna, dove la maggioranza se ne è impipata alla grande della fattura, all’insegna del “devono entrare tutti”, a qualcuno comincia a diventare fredda la camicia.

La maggioranza della Commissione delle finanze del Consiglio Nazionale (commissione presieduta dalla kompagna milionaria esentasse Kiener Nellen) ha rifiutato di iscrivere nel Oreventivo 2017 della Confederella 400 milioni di spese extra per l’asilo.

Ma guarda un po’. Giusto rifiutare di iscrivere le spese extra, ma si tratta di una foglia di fico. Visto che le spese ci saranno, qualcuno – il contribuente! – dovrà anche pagarle. Invece di rifiutarsi adesso di iscrivere gli extra (pura misura diversiva per gettare fumo negli occhi), i partiti $torici avrebbero dovuto darsi da fare per impedire che queste uscite si generassero. Ciò significa che avrebbero dovuto varare delle leggi restrittive nei confronti dei finti rifugiati con lo smartphone. Invece hanno voluto norme che spalancano le frontiere ai migranti economici. E poi – ooops! – si sono accorti che non ci sono i soldi per finanziare le loro scelte politiche scriteriate. Sicché adesso fingono “responsabilità”  stralciando i 400 milioni extra dal Preventivo: e credono, in questo modo, di potersi rifare una verginità. Una vera presa per i fondelli. Non basta, cari $ignori dei partiti $torici, tirare una riga su un numero. Bisogna chiudere le frontiere ai finti rifugiati!

Finti asilanti e finti minorenni

Argomento su cui i moralisti a senso unico del “devono entrare tutti” amano montare la panna sono gli asilanti minorenni. Al proposito nei giorni scorsi è giunta dall’Austria una interessante notiziola. 2200 migranti (naturalmente tutti uomini) sospettati di essersi dichiarati minorenni malgrado non lo fossero più da un pezzo, sono stati sottoposti ad analisi medica. Ne è emerso che la metà di essi sono maggiorenni.  E parecchi di loro sulla data di nascita non hanno mica barato di poco. Tra i sedicenti “minorenni” sono stati scoperti anche uomini di oltre 35 anni. Un poliziotto ha dichiarato alla stampa: “E’ assurdo, ci sono uomini con la barba folta e ciocche grigie tra i capelli che hanno detto di avere 17 anni”.

Evidentemente i finti rifugiati e finti minorenni ci prendono tutti per scemi. Il problema è che ogni esame medico per l’accertamento dell’età costa circa 1000 Fr. A carico del contribuente.

Lorenzo Quadri