La partitocrazia a Berna ha approvato la mozione per farne arrivare sempre di più

Nella sessione estiva del Consiglio nazionale da poco conclusa la partitocrazia spalancatrice di frontiere quatta quatta ha approvato una mozione autolesionista presentata dalla propria Commissione delle istituzioni politiche. L’ennesima cappellata è stata benedetta per 139 voti contro 54. Questo significa che solo il gruppo Udc, di cui fa parte la Lega, ha detto njet. Tutti gli altri… si sono espressi a favore! Tenere a mente!

La mozione approvata dalla casta prevede che la Svizzera accolga a go-go rifugiati giunti in Grecia, e che si faccia promotrice di una riforma masochistica degli accordi di Dublino che ci obblighi ad accogliere più migranti economici.

I primi della classe

Ancora una volta, dunque, dagli svizzerotti si pretende che facciano i primi della classe in campo di accoglienza ai migranti.  Con tutte le conseguenze, anche finanziarie, del caso. Tanto per non farsi mancare niente, solo pochi giorni prima la casta internazionalista aveva votato la bellezza di 11,25 MILIARDI di Fr di aiuti allo sviluppo per il periodo 2021-2024.

Cose da matti. A seguito dello stramaledetto virus cinese, regalo della globalizzazione e della devastante libera circolazione delle persone, le casse pubbliche si svuoteranno. Decine per non dire centinaia di miliardi di debito pubblico graveranno sul groppone delle generazioni future. Ed invece di finalmente destinare agli svizzeri i soldi degli svizzeri, cosa fa la partitocrazia? Sperpera miliardi all’estero e per i finti rifugiati. Ovvero, spende e spande proprio nei settori dove dovrebbe risparmiare! Ed al posto di aiutare i propri cittadini in difficoltà, la casta li RAPINA con una pletora di nuove ecotasse ed ecobalzelli. Ciò  nel nome dell’isterismo climatico, ormai del tutto superato dagli eventi.

Intanto l’UE…

Subito dopo i regali miliardari all’estero arriva quindi la mozione che vuole aumentare il numero dei finti rifugiati con lo smartphone presenti in Svizzera, importandoli dalla Grecia. Ora, la situazione da quelle parti sarà anche difficile, ma cosa sta facendo la fallita UE di cui la Grecia è stato membro? Naturalmente, ben poco. Polonia e Ungheria si sono rifiutate di accettare migranti in arrivo dal Belpaese e – appunto – dalla Grecia. Solo pochissimi Stati UE hanno accolto il numero di finti rifugiati di cui si sarebbero dovuti fare carico in base ai programmi di ricollocamento. Gli svizzerotti invece…

L’industria ro$$a

Che i $inistrati ro$$overdi vogliano far arrivare in Svizzera tutti i migranti economici non sorprende: ci sono fior di enti ed associazioni contigue al P$ che nell’industria ro$$a dell’asilo ci tettano dentro alla grande. Ma che il cosiddetto centro si faccia ogni volta infinocchiare, è davvero inconcepibile.

Oltretutto, della pletora di miliardi che vengono sperperati in contributi all’estero, solo una piccola parte è destinata all’aiuto umanitario sul posto. Del resto, per alimentare la citata industria ro$$a dell’asilo, i migranti devono arrivare in Svizzera; sostenerli a casa loro o nei paesi confinanti, dove con pochi soldi si può fare tanto, non raggiunge lo scopo. E poi, non scherziamo: mica vorremo dar ragione ai populisti e razzisti!

L’immigrazione clandestina va incoraggiata e deve anzi diventare un diritto umano, come del resto prevede il demenziale Patto Onu sulla migrazione. Cioè l’ennesimo trattato-ciofeca che la casta – a partire dal ministro degli esteri (ex) doppiopassaporto Ignazio KrankenCassis, PLR – scalpita per sottoscrivere!

La truffa

Con l’approvazione dell’oscena mozione citata sopra, la  partitocrazia triciclata vuole pure rottamare l’accordo di Dublino, secondo il quale a farsi carico di un richiedente l’asilo deve essere lo Stato in cui quest’ultimo ha depositato la prima domanda. E perché lo vuole rottamare? Perché – udite udite – è vantaggioso (sic!) per la Svizzera! Pare di sognare: nel 2005 in votazione popolare il pacchetto Schengen/Dublino venne sdoganato proprio con l’argomento che Dublino (contrariamente a Schengen) era interessante per il nostro Paese. Si legge infatti nel libretto di spiegazioni del governicchio federale per quella votazione: “Ci si attende che, con la regolamentazione di Dublino, la Svizzera potrà trasferire ad altri Paesi più richiedenti l’asilo di quelli che sarà chiamata a ricevere”. E adesso, a 15 anni di distanza, la stessa partitocrazia vuole rigirare torta. La truffa ai danni dei cittadini è evidente. Cos’è successo nel frattempo? E’ successo che l’Anghela Merkel, con le sue scellerate dichiarazioni pro-immigrazione, ha scatenato l’assalto diligenza europea da parte di finti rifugiati con lo smartphone. Risultato: taluni paesi sui confini esterni dello spazio Schengen si trovano nella palta. E quindi vogliono spalmare sugli altri Stati, in barba alle regole di Dublino, i migranti che li hanno presi d’assalto.

Venite tutti!

E la nostrana partitocrazia  multikulti ed immigrazionista cosa pensa “bene” di fare? Pretende che la Svizzera promuova una riforma di Dublino contro il nostro interesse! Ma si può essere più gnucchi di così?

Ovviamente il messaggio che passa, anche a livello internazionale, è sempre il solito: la Svizzera vuole accogliere tutti, e quindi… venite tutti da noi!

E gli accordi internazionali che invece sono dannosi per il nostro paese, quando vengono rivisti? Risposta: mai. Quelli, secondo il triciclo calabraghista, devono semplicemente essere applicati senza un cip. Che pena!

Lorenzo Quadri