Alle posizione scriteriate, evidentemente, non c’è alcun limite. Sicché di recente è stata consegnata alla cancelleria federale una petizione corredata da 9000 firme in cui si chiede di non rimandare in Italia i finti asilanti che spettano al Belpaese in base agli accordi di Dublino. La raccolta di sottoscrizioni è stata promossa da Solidarité sans frontières e da una trentina (?) di organizzazioni umanitarie (quanti sussidi ricevono)?. A fare brutta mostra di sé c’era anche un deputato verde in consiglio nazionale, tale Balthasar Glättli di Zurigo: uno di quelli che strillava contro il divieto di burqa votato dai ticinesi, tanto per dirne una. A dimostrazione che, sotto le cupole federali, tra rossi e verdi non c’è nessuna differenza.

Rinunciare ai propri diritti

In sostanza i petenti chiedono che la Svizzera non applichi gli accordi di Dublino. Gli svizzerotti  non solo dovrebbero far entrare clandestini a go-go tramite la politica delle frontiere spalancate – e tramite quegli accordi di Schengen che ci costano 100 milioni di Fr all’anno, ossia 14 volte quello che sarebbero dovuti costare secondo le fole raccontate dal Consiglio federale prima della votazione sul tema. Dovrebbe  anche rinunciare a far valere il proprio diritto a non tenersi quelli che spettano ad altri. Ed in particolare che spettano all’Italia, la quale i clandestini li va a prendere in mare. Con questo agire, lo capisce anche quello che mena il gesso, il governo non eletto di Renzi fomenta le partenze in massa dall’Africa. E, di conseguenza, le morti in mare.

Responsabili per le morti in mare

Gli scriteriati che vorrebbero che la Svizzera si tenesse tutti gli asilanti d’Europa o giù di lì sono dunque responsabili per le tragedie del mare e per i disastri in Europa, visto che aizzano i migranti a partire facendo balenare false speranze. Costoro sostengono e promuovono non certo il diritto d’asilo, ma l’abuso nel diritto d’asilo. Il ruolo attivo del consigliere nazionale verde-anguria (verde fuori e rosso dentro) nella petizione dimostra che quanti amano riempirsi la bocca con il rispetto della legge, ma solo quando viene comodo, sono poi i primi a schierarsi dalla parte dell’illegalità. Titolari di conti bancari non dichiarati? Tutti delinquenti, da mandare in galera! Amnistie fiscali? Regalo ai ladri! Però le leggi sull’immigrazione possono essere allegramente violate per far arrivare clandestini a go-go. Questo è politikamente korretto. E’ cosa buona e giusta. Rispetto della legge a senso unico.

Iniziative catastrofiche

E’ chiaro, lo ripetiamo per l’ennesima volta, che iniziative come la petizione per non rimandare in Italia i finti asilanti hanno effetto catastrofico. L’hanno sui finti rifugiati visto che il messaggio che viene loro trasmesso è: venite tutti in Svizzera, vi manteniamo tutti. E vi manteniamo in condizioni di lusso, mica come quei pezzenti di italiani. E  l’hanno nei confronti della Vicina Penisola: continuate pure a non applicare gli accordi di Dublino, tanto non vi rimandiamo indietro nessuno, pur avendo tutti i diritti di farlo.

Terroristi islamici

Che poi tra gli i finti asilanti siano “nascosti” terroristi islamici legati all’ISIS, che controlla le “carrette del mare” imbarcandovi i suoi miliziani (lo ha detto il premier tunisino davanti al parlamento UE) per i 9000 sostenitori del “teniamoceli tutti” non è un problema. Del resto, come ha dichiarato ad un giornale la consigliera nazionale P$ Cesla (si chiama proprio così) Amarelle (quanti passaporti?), la Svizzera “non ha il diritto” (sic) di espellere i terroristi islamici, se questi nel loro paese rischiano la vita.

Tutti a casa dei firmatari

E’ evidente che gli asilanti che non dovrebbero essere rinviati in Italia li ospiteranno in casa propria i promotori ed i firmatari della scriteriata petizione, che provvederanno integralmente al loro sostentamento e risponderanno personalmente della loro condotta. Questo, ça va sans dire, per tutta la durata della permanenza in Svizzera dei sedicenti profughi.

 PerchĂ© è troppo facile pretendere che lo Stato, quindi la collettivitĂ  tutta, si assuma nuovi oneri senza mai metterci del proprio, nevvero kompagni  spalancatori di frontiere?

Lorenzo Quadri