126 morti e 200 feriti. Il bilancio dell’attentato multiplo che ha insanguinato Parigi lo scorso venerdì 13 è allucinante. L’Europa ha avuto il suo 11 settembre. E non sarà nemmeno l’ultimo. L’attentato è stato rivendicato dall’Isis. I responsabili sono terroristi islamici. Sottolineiamo: islamici. Per cui, è perfettamente inutile, e oltremodo squallido, che i buonisti multikulti spalancatori di frontiere si arrampichino sui vetri per mascherare lo sconveniente aggettivo “islamico”. Sconveniente perché dimostra – e nel peggiore dei modi possibile – che chi condannava la panzana buonista del multikulti e predicava lo stop all’immigrazione scriteriata aveva ragione.

Vivere nella paura
La mattanza di venerdì è ben diversa da quella al Charlie Hebdo. E non solo per i numeri. A cadere sotto i colpi dei fanatici macellai islamici non sono state persone che potessero avere una qualche colpa agli occhi di estremisti musulmani. Non avevano insultato alcun profeta. Si trovavano solo nel posto sbagliato e nel momento sbagliato. E’ assai probabile tra le vittime ci siano anche degli islamici; ma evidentemente vengono ritenuti sacrificabili. Un “danno collaterale” nell’interesse superiore della guerra contro l’Occidente.
Una guerra di conquista, che vuole distruggere, oltre al maggior numero possibile di “infedeli”, anche la nostra società, i nostri valori, il nostro stile di vita, le nostre libertà. Vuole costringerci a vivere nella paura. La macelleria non è selettiva. Può colpire in qualsiasi momento. E, soprattutto, lo fa senza alcun motivo. Non illudiamoci di essere al sicuro per definizione perché “in Svizzera queste cose non succedono”. Erano in tanti anche in Francia a dire “da noi queste cose non succedono”. E poi…

Comportarsi di conseguenze
Visto che siamo in guerra, è ora di cominciare a comportarsi di conseguenza. A meno che il nostro obiettivo sia proprio quello di farci schiacciare. Basta buonismo. Fuori gli attributi.
La fandonia politikamente korretta della multikulturalità, inculcata da autocertificati garanti della morale (?) al volgo (chiuso e gretto) a suon di ricatti, di denigrazioni, e di campagne d’odio contro chi la pensa diversamente è definitivamente crollata. La Francia ha chiuso le frontiere. Quando i buoi sono ormai fuori dalla stalla. E, ma guarda un po’, si scopre che uno degli attentatori era arrivato il mese scorso facendosi registrare come profugo siriano in Grecia! Ma come, quella dei terroristi travestiti da asilanti non era tutta una balla della Lega populista e razzista?
Se ci troviamo i terroristi in casa la colpa è di chi ha spalancato loro le frontiere. E allora queste frontiere le dobbiamo chiudere tutti. Mica solo la Francia.
Abbiamo fatto entrare di tutto e di più perché “bisogna aprirsi”. E’ ora di cominciare l’operazione contraria.

Propaganduccia di $inistra
Va da sé che l’emittente di servizio degli spalancatori di frontiere, ovvero la R$I, non poteva che continuare a propinare la solita propaganduccia di $inistra: non bisogna chiudere le frontiere dopo il massacro di Parigi, la responsabilità (?) è dell’Occidente che non ha saputo integrare, e via con gli sproloqui. E’ il colmo: arrivano i terroristi islamici a sterminarci i responsabili siamo noi! Signori politikamente korretti, vi rendete conto delle baggianate che state raccontando? Non vi indignate se ad una donna stuprata viene detto che la colpa è sua perché portava una gonna troppo corta? Ecco, voi state facendo anche peggio. Vergognatevi! O siete così accecati dalla spocchia da non esserne più capaci, nemmeno davanti a quasi 130 morti innocenti?
Lorenzo Quadri