Immigrazione uguale ricchezza? No, immigrazione uguale esplosione della spesa sociale

Ohibò, questa sì che è una sorpresa. Si fa per dire, ovviamente.

Secondo gli ultimi dati disponibili a livello federale, il 57% dei beneficiari di prestazioni assistenziali è straniero.

In cima alla lista degli immigrati che ricevono l’assistenza in Svizzera figurano, ma guarda un po’, gli eritrei: sono quasi in 33 mila.

Ricordiamo che, a seguito del caos asilo, il numero degli eritrei in assistenza è aumentato di oltre il 2200% (sic!) nel giro di appena otto anni.

Nuovo assalto

Se il nuovo governo ro$$o della Vicina Penisola, come  è probabile, spazzerà via i decreti sicurezza per farla all’odiato ex ministro Salvini, il Belpaese tornerà ad essere preso d’assalto dai finti rifugiati con lo smartphone. In particolare proprio dagli eritrei. Che non scappano da nessuna guerra e che tornano in patria per le vacanze (vacanze… da cosa?) “perché lì è più bello”. L’Italia, si diceva, tornerà ad essere presa d’assalto;  e noi subito dopo. Con conseguente impennata della spesa sociale. E il conto, chi lo paga? Gli spalancatori di frontiere buonisti-coglionisti della gauche-caviar dal borsello rigonfio? Oppure il solito sfigato contribuente svizzerotto, che magari già fatica ad arrivare a fine mese, e che il triciclo PLR-PPD-P$$ si appresta a dissanguare con nuovi deliranti eco-balzelli sul CO2?

Nella graduatoria nazionale degli stranieri in assistenza, dopo gli eritrei vengono i siriani, poi i cittadini di Serbia, Montenegro e Kosovo. In seguito  Afgani, Turchi, Italiani e Portoghesi.

Altra informazione importante: nel periodo tra il 2014 ed il 2016 quasi un terzo dei beneficiari ha ricevuto prestazioni assistenziali superiori agli 80mila Fr. E scusate se sono pochi!

Non è finita

Da notare che stiamo parlando solo delle prestazioni dell’assistenza. Spesso e volentieri i finti rifugiati in arrivo da “altre culture” usufruiscono, oltre che dell’assistenza, di altri fantasiosi quanto costosi supporti. Memorabile il caso, avvenuto in Svizzera interna, dell’assistente sociale ingaggiata (a tariffario di assistente sociale, ça va sans dire) per insegnare (?) ad una migrante economica come si fa la spesa.

Vale anche la pena ricordare che un asilante riceve di più di un anziano che beneficia della sola AVS. Con la differenza che l’anziano ha lavorato tutta la vita. Il migrante economico, invece…

Ricchezza… per chi?

Come sappiamo, inSvizzera gli stranieri sono circa un quarto della popolazione. Però costituiscono quasi il 60% di coloro che percepiscono l’assistenza. Oltretutto, non si sa quanti tra gli svizzeri conteggiati hanno in realtà il passaporto rosso ancora fresco di stampa. La sovrarappresentazione degli stranieri tra i beneficiari dell’assistenza è dunque plateale.

E poi i burocrati federali e la casta spalancatrice di frontiere hanno ancora il coraggio di venirci a disintegrare i cosiddetti con il mantra dell’ “immigrazione uguale ricchezza”? Sì, ricchezza per chi arriva qui per attaccarsi alla mammella della nostra socialità come una cozza allo scoglio!

La spesa esplode

Le cifre della Confederazione (non del Mattino populista e razzista) sono inequivocabili. Siamo confrontati con un allarmante fenomeno di immigrazione nel nostro stato sociale. Un fenomeno dai costi miliardari, che va bloccato. La spesa sociale elvetica sta esplodendo. Galoppa verso l’infinanziabilità. E la ricetta del triciclo immigrazionista è nota: continuare a fare entrare e a mantenere chiunque, per poi tagliare in modo lineare su tutti; svizzeri compresi. Non ci stiamo! Gli aiuti pubblici devono essere destinati in prima linea agli svizzeri in difficoltà. Non a chi arriva da noi per approfittarsene. “Prima i nostri” anche nella socialità!

 

Ed invece, il triciclo PLR-PPD-PSS smania per sottoscrivere lo sconcio accordo quadro istituzionale. Il quale ci porterà la direttiva UE sulla cittadinanza. Conseguenze di detta direttiva:

1) tutti i cittadini di un Paese UE potranno venire in Svizzera e mettersi a carico del contribuente, senza più dover temere di venire rimandati a casa loro;

2) l’espulsione dei delinquenti stranieri, decisa dal popolo, verrà azzerata (per i cittadini comunitari).

Chi non vuole la rovina del nostro Stato sociale in ottobre NON VOTA il triciclo euroturbo, ma vota Lega!

#votalegaoiltriciclotifrega

 

Lorenzo Quadri