Iniziativa della “mucca da mungere” bocciata alla Commissione del nazionale, ma la battaglia è solo all’inizio
Il Consiglio degli Stati lo scorso 11 marzo ha bocciato l’iniziativa detta della “mucca da mungere”. A fine mese la commissione dei trasporti e delle telecomunicazioni del Consiglio nazionale ha trattato l’oggetto, giungendo a maggioranza alla stessa decisione. A favore dell’iniziativa si è espresso solo il gruppo Udc (con il membro leghista).
Iniziativa benvenuta
L’iniziativa della “mucca da mungere” chiede in sostanza che i soldi pagati dagli automobilisti vengano utilizzati per finanziare la strada, in base al famigerato principio di causalità . Gli automobilisti non devono più essere trattati come una mucca da mungere per rimpinguare in modo indiscriminato le casse della Confederazione.
L’iniziativa va sostenuta come benvenuta e necessaria reazione all’indegna criminalizzazione degli automobilisti imposta dai “politikamente korretti” con il bidone Via Sicura: un aborto legislativo, voluto dalla Doris uregiatta ed approvato dalla maggioranza delle Camere federali, che punisce un eccesso di velocità più duramente di una rapina. Con in più un grottesco effetto collaterale di cui abbiamo riferito da queste colonne: un poliziotto che insegue un criminale (infrangendo i limiti di velocità ) va in galera lui, quindi meglio che rinunci a fare il suo lavoro. Eccola qua, la “morale” dei politikamente korretti: criminalizziamo gli automobilisti e tuteliamo i delinquenti.
Munti per 8 miliardi
In cifre, oggetto del contendere è l’imposta sugli oli minerali, i cui introiti ammontano attualmente a circa tre miliardi di franchetti all’anno. La metà di questi finisce direttamente nelle casse generali della Confederella, a finanziare compiti che nulla hanno a che vedere con le strade e la viabilità . L’altra metà va invece ad alimentare il fondo speciale per il finanziamento stradale, che però non serve solo a finanziare le strade ma anche la ferrovia, i programmi d’agglomerato, eccetera. In effetti il finanziamento della mobilità a livello federale, ben lungi dall’essere lineare, nel tempo è cresciuto come un oscuro, contorto ed opaco puzzle in cui una sola cosa è chiara: gli automobilisti vengono “munti” per quasi 8 miliardi di Fr ma solo una frazione di questi soldi viene utilizzata a loro beneficio.
Chiarezza
L’iniziativa “mucca da mungere” pone il tema della chiarezza nei flussi finanziari prodotti con soldi attinti a piene mani dalle tasche degli automobilisti. Il terreno per la loro mungitura indiscriminata è stato peraltro preparato con il consueto lavaggio del cervello ideologico. Anni di fregnacce mirate a convincere l’opinione pubblica, e quindi gli stessi automobilisti, di essere dei viziosi, e pertanto giusto bersaglio di angherie: sia finanziarie che penali che pratiche (si pensi a Lugano al fallimentare piano viario PVP concepito contro chi va in macchina).
Il tema è la trasparenza nella politica dei trasporti ma il Consiglio federale, “ovviamente” contrario all’iniziativa, ne fa unicamente una questione finanziaria. Tant’è che a sostenere la posizione del governo nei dibattiti parlamentari (agli Stati come nella Commissione del nazionale) non ci è andata la Doris uregiatta, bensì la ministra del 5% Widmer Schlumpf.
Chiaro il messaggio che si vuol far passare: gli automobilisti hanno la tolla di pretendere di non sborsare quello che sono “naturalmente” tenuti a pagare in quanto criminali e viziosi.
Lo squallido giochetto
E naturalmente è subito partito lo squallido giochetto della messa l’uno contro l’altro. Ovvero: se alle casse “generali” della Confederella dovessero mancare di punto in bianco gli 1.5 miliardi di Fr annui indebitamente prelevati dalle tasche degli automobilisti, il Consiglio federale ha già deciso dove tagliare: 150 milioni sui rapporti con l’estero, 250 sulla difesa, 350 dalla formazione, 50 sulla socialità , 250 sul traffico, 200 all’agricoltura e altri 250 qua e là .
Anche quello che mena il gesso si accorge che sono cifre buttate lì a casaccio. Con un obiettivo: demonizzare l’iniziativa della mucca da mungere che, udite udite, provocherebbe tagli alla formazione! E visto che i promotori (“destra”) sono anche sostenitori dell’esercito, gli diciamo che per finanziarie l’iniziativa tagliamo sulla difesa.
Una tattica più sguaiata, i sette scienziati bernesi non la potevano trovare. Chi l’ha detto che bisogna tagliare nei settori indicati, e nella misura indicata? Nessuno. Se lo sono inventati i sette. I quali non spiegano perché – ad esempio – uno degli 1.5 miliardi annui non lo si risparmia sugli aiuti allo sviluppo i quali costano ogni anno 3 miliardi, e vanno a finire anche nei paesi dove comandano i terroristi islamici che quindi approfittano di finanziamenti federali!
In votazione popolare…
Insomma, se il Consiglio federale specializzato nella calata di braghe con l’UE crede di far fessi quegli automobilisti che sono stufi di farsi criminalizzare e mungere, forse sbaglia qualcosa. Gli converrebbe molto di più venire incontro alle proposte presentate, in vista di una soluzione concordata che potrebbe portare al ritiro dell’iniziativa, invece di tentare di denigrarle con argomenti-fetecchia.
Anche perché, se la “mucca da mungere” va in votazione, vince. La débâcle della vignetta autostradale a 100 Fr non ha insegnato niente alla Doris e $oci?
Lorenzo Quadri