A Locarno il Consiglio comunale boccia il nuovo multaphot. Speriamo che faccia scuola!
Ogni tanto, ma troppo raramente, arriva anche qualche notizia confortante per gli automobilisti. Notizie piccole, per carità. Il trend è da anni quello del “criminalizza e tartassa”. Ed è destinato ad aggravarsi ulteriormente con l’isterismo climatico e con l’insediamento della kompagna Simonetta Sommaruga al Dipartimento federale dei trasporti.
Specchietto per le allodole
L’isterismo climatico, e lo ripeteremo ad oltranza, altro non è che uno specchietto per le allodole. Serve a distogliere l’attenzione dai veri problemi degli svizzeri (di certo non i cambiamenti nel clima, che sempre ci sono stati e sempre ci saranno) e dalle vere sfide che attendono la politica. Nel caso qualcuno non se ne fosse accorto, nei prossimi anni ci giocheremo il futuro della nazione. Sotto le cupole federali si deciderà se la Confederazione continuerà ad esistere come Stato indipendente e sovrano, o se invece si trasformerà in una colonia dell’UE, come vuole la partitocrazia PLR-PPD-P$$favorevole allo sconcio accordo quadro istituzionale.
All’isterismo climatico è corso ad accordarsi l’ex partitone, che ormai di liberale non ha più nulla. E’ infatti giunto al punto di pretendere l’introduzione di una tassa sui biglietti aerei, ed appoggia un indecente florilegio di ecobalzelli ed ecodivieti i cui costi stratosferici graveranno sulle economie domestiche. Intanto però l’ex partitone ha votato per la fine della moratoria sugli OGM, organismi geneticamente modificati, per non indispettire i padroni di Economiesuisse che schiacciano gli ordini ai vertici del PLR.
Inutile dire che in prima fila nel promuovere l’isterismo climatico, ovviamente per fare propaganda elettorale ai ro$$overdi, c’è anche l’emittente di regime RSI: ormai non c’è giorno in cui non blateri di ambiente.
Multaphot affondato
Tornando agli automobilisti: qual è la buona notizia? Che in quel di Locarno, grazie anche all’intervento della Lega, il Consiglio comunale ha rifiutato di stanziare un credito di 110mila franchetti per l’acquisto di un nuovo multaphot (l’aggeggio infernale che fotografa gli automobilisti che “bruciano” un semaforo rosso) utilizzabile anche come radar. Il credito era stato richiesto dal capodicastero PLR Niccolò Salvioni (lo stesso che ebbe a definire il pagliaccio islamista algerino Rachid Nekkaz, sceso a Locarno per organizzare una delle sue proteste contro il divieto di burqa deciso dal popolo ticinese, “un intellettuale che merita di essere ascoltato”).
Che questi multaphot non abbiano nulla a che vedere con la politikamente korrettissima “prevenzione” – usata da troppi per sciacquarsi la bocca perché fa chic – è chiaro anche al Gigi di Viganello. I multaphot, come dice il nome, servono per multare (e anche per “phott…”) il solito sfigato automobilista. E l’obiettivo è sempre lo stesso: criminalizzare e fare cassetta. Dunque è senz’altro positivo il rifiuto della maggioranza del consiglio comunale di Locarno di stanziare il credito necessario all’acquisto dell’odioso marchingegno. C’è anzi da sperare che questo njet faccia scuola. Anche perché stiamo ancora aspettando (non solo a Locarno, ma in tutti i centri urbani) l’abbassamento delle tariffe degli autosili. Tariffe i cui livelli stratosferici,magari accoppiati a piani viari fallimentari (vedi PVP) contribuiscono alla desertificazione dei centri urbani. Già i ticinesi non spendono più perché dilagano povertà, precariato e disoccupazione (ringraziamo la devastante libera circolazione voluta dalla partitocrazia); già il commercio online continua a guadagnare posizioni. E quei pochi “coraggiosi” che ancora sono disposti a fare la spesa nei negozi del centro, invece che incoraggiati, vengono allontanati ed infamati? “Vergogna untori, che osate arrivare in centro in macchina”? Il mondo che gira al contrario!
Lorenzo Quadri