Nuovo cazziatone dalla Germania, con tanto di violazione annunciata di Schengen
I ministri degli interni di Baviera e Baden Württemberg: “agiremo in autonomia, anche contro il parere dell’UE”. Evidentemente loro “possono”. Solo gli svizzerotti si fanno comandare da tutti!
Ma allora è proprio vero che noi svizzerotti, a furia di calare le braghe davanti a tutti, siamo diventati lo zerbino d’Europa!
Da sud, il Belpaese ci infama come populisti e razzisti accusandoci di chiudere i confini ai finti rifugiati con lo smartphone. E i “nostri” spalancatori di frontiere multikulti, che controllano tra l’altro la radiotelevisione di regime oltre ad un buon numero di organi d’informazione, corrono a fare da cassa di risonanza alle accuse. Pensando di colpevolizzarci. Perché “devono entrare tutti”.
Caos asilo a Como
Per l’estate, nella vicina Penisola si prospetta di nuovo il caos asilo. In Italia nei primi mesi dell’anno gli arrivi sono aumentati del 60%. E la ministra elvetica responsabile della migrazione cosa fa per tutelare il nostro paese? Aumenta le capacità d’accoglienza riempiendo il Ticino di centri asilanti. E poi corre a promettere al Belpaese che continuerà ad “aiutare”.
Per tutto ringraziamento, i politicanti d’oltreramina scatenano una “shitstorm” (tempesta di cacca) contro il Ticino per la chiusura di tre dicasi tre valichi secondari di notte, decisa per evidenti ragioni di sicurezza. Ma il Ticino è terra di conquista per i vicini a sud. Per cui, che i ticinesi non si azzardino ad alzare la cresta e a pretendere di poter ancora comandare in casa loro. Con gli accordi bilaterali, sono stati svenduti: se ne facciano una ragione!
Gattiker non si “scalda”
In Ticino nell’anno di disgrazia 2016 ci sono state 34mila entrate illegali: il 70% del totale a livello nazionale. Per i prossimi mesi si annuncia, come detto, il caos asilo a Como. Cioè appena fuori dalla nostra porta di casa. Eppure, davanti alla prospettata emergenza, il subito sotto della ministra del “devono entrare tutti” kompagna Simonetta Sommaruga, l’ineffabile Mario Gattiker, si limita a dichiarare che “si applicheranno gli accordi di Dublino” (e quindi si effettueranno i rinvii da essi consentiti). E ci mancherebbe anche che non li si applicassero, gli accordi di Dublino. Oppure c’è qualche scienziato che vorrebbe dirci che si rispettano solo i trattati internazionali che “fanno entrare tutti”, e guai a sgarrare (vergogna razzisti!) mentre quelli che invece consentono di respingere qualche finto rifugiato si devono violare?
I tedeschi fanno i propri comodi
Mentre i nostri governanti davanti alla prospettiva del caos asilo in Ticino reagiscono con il nulla, cosa ci tocca sentire da nord? Che gli amici tedeschi tornano alla carica.
Il numero di entrate illegali in Germania attraverso la Confederella è minimo. Il ministro degli interni del Baden Württemberg, ad esempio, ha sbroccato perché nel primo trimestre dell’anno le entrate clandestine dalla Svizzera sono state circa 900. Ohibò, 900 ingressi illegali in tre mesi fanno, in un anno, 3600. Un decimo (!) di quelli che si deve sorbire il Ticino per colpa della sua posizione a ridosso con l’Italia!
Eppure, sulla scorta di queste modeste cifre, i politici borghesi tedeschi, sostanzialmente esponenti della CSU e della CDU (partiti “fratelli”) vorrebbero reintrodurre i controlli al confine con la Svizzera. E precisano pure: “se necessario procederemo in modo autonomo, senza il benestare dell’UE”.
Hai capito i germanici? Nessuno però dice niente! Loro possono fare tutto quello che vogliono. E se si metteranno in testa di impiparsene dei fallimentari accordi di Schengen e di ripristinare i controlli sistematici sui confini elvetici, lo faranno eccome. E da Berna non giungerà un cip! Nemmeno se in Baviera o nel Baden Württemberg dovessero mettersi in mente di piazzare barriere e fili spinati sui nostri confini. Perché noi, diversamente dai tedeschi, dobbiamo stare agli ordini di tutti. Dobbiamo calare le braghe, sempre e comunque.
Scolaretti ciula
Qualsiasi cosa accada sul fronte dell’asilo, Sommaruga e compagnia brutta continueranno ad applicare pedissequamente tutte le regole e tutti i cavilli, e a fare i compiti. Fino in fondo. Costi quel che costi. Da bravi scolaretti un po’ ciula. Così il caos asilo ce lo porteremo in casa.
Non ancora contenti, continueranno anche a far arrivare in Svizzera finti rifugiati che non ci spettano affatto, aderendo in modo entusiastico, e senza avere alcun obbligo, ai programmi di ridistribuzione dell’UE (che sempre più Stati membri giustamente rifiutano). Sommaruga ha già dato ai suoi padroni di Bruxelles precise rassicurazioni in questo senso.
“Dare l’esempio”
L’importante è rispettare le regole. Gli altri non lo fanno? A partire dalla Germania, nazione faro dell’UE? Che importa, dicono gli scienziati bernesi. Noi svizzerotti non dobbiamo guardare gli altri. Noi dobbiamo sempre dare l’esempio! Sì, l’esempio dell’autolesionismo. Ma ormai, se si è pirla, si è pirla. C’è poco da fare.
Lorenzo Quadri