La Germania fa pagare le autostrade solo agli stranieri: ma allora “sa pò”!
Ma guarda un po’: come se “niente fudesse” la Germania, stato membro e locomotiva UE, ha varato definitivamente la legge che introduce sulle autostrade il pedaggio pagato solo dagli stranieri. Anche il Senato federale ha approvato la misura, già approvata dal Bundestag.
Per essere più precisi, il pedaggio in effetti lo pagheranno tutti. Per i cittadini germanici, però, il costo del nuovo balzello stradale sarà neutralizzato da un taglio equivalente sull’imposta di circolazione. Quindi per loro il conto non aumenterà. Hai capito i vicini teutonici?
Germania populista e razzista?
Adesso aspettiamo di sentire i funzionarietti di Bruxelles, non eletti da nessuno, che fanno la voce grossa con la Germania. Aspettiamo anche che su Berlino arrivi la consueta pioggia di accuse di razzismo e populismo che gli svizzerotti si devono sorbire per ogni cip.
Ah già: i nostri rappresentanti bernesi, con la politica delle braghe abbassate ad altezza caviglia, hanno fatto sì che tutti si sentissero nella posizione di rampognare gli svizzerotti (che tanto sono fessi e non reagiscono).
Quando in Ticino è stato giustamente lanciato il logo di Claro per promuovere le ditte che assumono residenti invece di frontalieri, sulla RAI il pennivendolo napoletano di turno si lanciava in farneticanti parallelismi con le leggi razziali (introdotte dall’Italia, mica dalla Svizzera). Vediamo se per il pedaggio solo per stranieri qualcuno oserà tirar fuori simili fregnacce all’indirizzo della Germania.
Ma la Doris…
Finanziare le strade con un pedaggio fatto pagare solo agli automobilisti stranieri non è di per sé la scoperta dell’acqua calda. Come ci sono arrivati i tedeschi, ci erano arrivati anche altri. In particolare in relazione al famoso tunnel di risanamento del San Gottardo. La proposta di finanziare l’opera tramite un pedaggio prelevato solo ai veicoli stranieri è uscita nel dibattito commissionale. Ma naturalmente la ministra dei trasporti, la PPDog Doris Leuthard, ha ribattuto che “sa pò mia”: sarebbe discriminazione nei confronti dei cittadini UE contraria ai fallimentari accordi bilaterali eccetera eccetera. Adesso invece, ma tu guarda i casi della vita, si scopre che “sa pò”, visto che la Germania l’ha fatto.
Logiche conseguenze
L’accaduto dimostra una volta di più la deleteria sudditanza della Svizzera che continua a farsi male da sola – permettendo la devastazione del proprio mercato del lavoro, della propria sicurezza e del proprio benessere – per rispettare in modo pedissequo e masochista un principio di non discriminazione di cui, nella stessa UE, ci si fa beffe. Possibili che gli svizzerotti fessi non imparino mai la lezione?
Nel caso concreto, la lezione da trarre è a due livelli, federale e cantonale.
A livello federale, introduciamo anche noi un pedaggio solo per stranieri per finanziare la nostra rete autostradale, compreso il traforo di risanamento del San Gottardo. Se la Germania può, possiamo anche noi.
A livello cantonale, introduciamo l’ecotassa per i frontalieri, come da iniziativa leghista. O meglio: l’ecotassa la facciamo pagare a tutti, ma ai residenti verrà rimborsata tagliando sull’imposta di circolazione. Proprio come il pedaggio autostradale tedesco. Berlino insegna. Impariamo!
Lorenzo Quadri