Non ci facciamo di certo ricattare dai funzionarietti del Consiglio d’Europa

Adesso ne abbiamo veramente piene le scuffie di organismi internazionali del piffero che pretendono di venire a comandare in casa nostra. A partire del Consiglio d’Europa. Tale commissario Nils Muiznieks (Nils chi?) infatti non si è limitato a fare le prediche agli svizzerotti a proposito dei finti rifugiati, nei cui confronti dovremmo diventare ancora più accoglienti.

Certo, come no. Perfino la kompagna Sommaruga ha dovuto ammettere che tra gli immigrati clandestini sono in netto aumento algerini e tunisini, ossia migranti economici che non scappano da nessuna guerra. Peccato che ci sia pure la seguente aggravante, non proprio di poco conto: la Tunisia in tempi recenti ha pensato “bene” di svuotare le carceri. Degli indulti hanno beneficiano quasi 2000 galeotti. I quali naturalmente si sono subito diretti verso l’Italia. E da lì arriveranno al confine di Chiasso. Dove già da tempo si stanno concentrando finti rifugiati che darebbero “segni di radicalizzazione”. Ergo: secondo il tamberla del Consiglio d’Europa, gli svizzerotti dovrebbero accogliere, mantenere ed “integrare” estremisti islamici ed avanzi di galera.

Ma questi funzionarietti credono davvero di poter avanzare qualsiasi pretesa, e magari di venire pure serviti e riveriti? Nils, prova ad andarle a raccontare ai paesi del blocco Visegrad le tue baggianate sulla “non limitazione dei diritti” di chi non ottiene lo status di rifugiato e quindi è un migrante economico e come tale deve lasciare la Svizzera!

Intanto l’ex ambasciatore…

Il bello è che, mentre questi spalancatori di frontiere del Consiglio d’Europa vengono a raccontarci le loro fregnacce, l’ex ambasciatore svizzero Dominik Langenbacher ha invece sostenuto la necessità di introdurre anche da noi un sistema di Green Card sul modello statunitense. Ovvero: i migranti extra UE per entrare in  Svizzera devono versare una cauzione di 20mila Fr, dopodiché hanno il diritto di rimanere sei mesi durante i quali non percepiscono aiuti sociali. E se in questo periodo non riescono a trovare un lavoro, devono andarsene. Chiaro il messaggio Nils? Altro che prestazioni sociali illimitate per i finti rifugiati, altro che “integrazione” (ovviamente a spese nostre), altro che ricongiungimenti familiari a go-go!

Indebolire i diritti umani?

Ma il buon Muizkiens la settimana scorsa era evidentemente in gran spolvero, sicché ha pensato bene di prodursi in pippe mentali anche sui nostri diritti popolari. I quali, udite udite, rischierebbero di “indebolire la protezione dei diritti umani in Svizzera”. Nel mirino in particolare l’iniziativa “contro i giudici stranieri”. Essa mira ad assicurare la predominanza del diritto svizzero sui trattati internazionali: pertanto,  secondo il Nils, potrebbe “portare alla denuncia della Convenzione dei diritti dell’Uomo”. Uhhh, che pagüüüraaaa!

Non prendiamo lezioni

E’ evidente che simili assurde storielle non fanno che aumentare la nostra convinzione nel sostenere l’iniziativa “contro i giudici stranieri”.  Qui ci sono organismi sovranazionali che contano come il due di picche, però pretendono di venirci a dire che non possiamo stabilire che in casa nostra il nostro diritto, ed in particolare le nostre iniziative popolari, prevalgono sui trattati internazionali; perché sennò metteremmo a rischio i diritti umani!

E’ forse il caso di ricordare a questi funzionarietti del piffero che la Svizzera non prende lezioni in materia di diritti umani, ma semmai ne dà. Ed è anche il caso di ricordare ai  tamberla che predicano l’invasione dell’Europa ad opera di finti rifugiati islamici a cosa servono i diritti fondamentali. I diritti fondamentali sono stati istituiti per tutelare i cittadini da limitazioni della libertà ad opera dello Stato. Invece gli spalancatori di frontiere li vogliono trasformare in qualcosa di molto diverso. Non la facoltà di difendersi da ingerenze statali; quella di  avanzare pretese nei confronti dell’ente pubblico. In particolare la pretesa di farsi accogliere e mantenere in casa d’altri! In sostanza, proprio il contrario dello scopo originale!

Il ricattino

La minaccia di denunciare la Convenzione europea dei dritti dell’uomo è uno squallido ricattino che ci fa un baffo, e questo per almeno due motivi.

  • La Svizzera e gli svizzeri non hanno bisogno di arroganti diktat internazionali per rispettare i diritti umani. Perché lo sanno benissimo fare per conto proprio!
  • La famosa Convenzione europea dei diritti dell’Uomo altro non è che il pretesto cui si appellano i legulei buonisti-coglionisti per non espellere i terroristi islamici dalla Svizzera nel caso in cui il ritorno al natìo paesello li mettesse in pericolo.

E’ chiaro che un trattato internazionale che pretende di obbligarci a tenerci in casa jihadisti, esponendoci così al rischio di stragi, vale meno della carta straccia. Per cui, se in Svizzera dovesse saltare l’applicazione della Convenzione europea dei dritti dell’Uomo, poca perdita. Come detto, i diritti umani continueremo a rispettarli senza problemi, cosa che peraltro abbiamo sempre fatto. Ma nessuno potrà più impedirci di sbattere fuori dalla Svizzera i troppi delinquenti stranieri che ci siamo messi in casa “grazie” all’immigrazione scriteriata. Di una Convenzione che viene utilizzata per tutelare feccia d’importazione ne facciamo tranquillamente a meno.

Lorenzo Quadri