Il duo PLR-PPD, con il 37% dei voti, vorrebbe occupare il 100% delle cadreghe agli Stati?
Chi non l’avesse ancora fatto, si affretti ad apporre una crocetta a fianco del candidato di Lega-Udc, Marco Chiesa! E solo a lui! Basta farci fregare dalla partitocrazia euroturbo!
C’è ancora qualche ora di tempo per votare il candidato al Consiglio degli Stati dell’area “sovranista” Lega-Udc Marco Chiesa: chi non l’ha ancora fatto, ne approfitti, perché c’è davvero la possibilità di cambiare qualcosa! O vogliamo che questa sera la partitocrazia cameriera dell’UE stappi lo champagne?
Tra le fila dell’ex partitone, è evidente, il panico la sta facendo da padrone. L’inciucio contro natura con gli uregiatti non ha funzionato. O meglio: ha funzionato solo per questi ultimi. Il PPD “ha avuto”, salvando in corner la cadrega di Marco Romano in Consiglio nazionale. Ma non ha contraccambiato il favore. Il 20 ottobre il PLR ha toccato il minimo storico. La perdita del cadregone in Consiglio degli Stati, detenuto dalla notte dei tempi, costituirebbe un colpo da cui il partito non si rialzerebbe più. Questo l’ha scritto un militante PLR sul bollettino Opinione liberale (più redattori che lettori).
Ex partitone nel panico
Come detto, in casa PLR è panico. E si vede. I vertici si producono in scomposti quanto penosi attacchi personali contro gli odiati nemici di Lega ed Udc. I soldatini liblab impestano i social con le loro sbroccate. E soprattutto, la totalità dei media ticinesi in questi ultimi giorni è stata letteralmente infesciata da annunci di sostegno e da lettere di lettori firmati da politicanti ed ex politicanti ed addentellati e cariatidi di ogni ordine e grado a sostegno dei due rappresentanti della casta euroturbo: Merlinardi (Merlini+Lombardi) o Lombardini (Lombardi+Merlini) che dir si voglia. E’ evidente che il PLR, non sapendo più da che parte voltarsi, pur di ottenere la “maledetta crocetta” per Merlini non bada a spese e – politicamente parlando – ha scoperchiato anche le bare.
Indipendenza… da chi?
Tra le motivazioni più grottesche a sostegno del candidato dell’ex partitone c’è la storiella dell’ “indipendenza”. Ossignùr! Indipendenza semmai dalla volontà dei ticinesi. Il PLR ticinese prende ordini dal partito federale che è a sua volta agli ordini di Economiesuisse, ovvero il clan dei manager stranieri delle multinazionali vogliosi di svendere la Svizzera alla fallita UE per ingrassarsi le già rigonfie saccocce. A proposito: chi è la nuova capogruppo PLR in Gran Consiglio? Ma la responsabile di Economiesuisse per il Ticino, Alessandra Gianella! Ma tu guarda i casi della vita!
Come tutti sanno, la partitocrazia PLR-PPD-P$$, esponenti ticinesi compresi, ha ROTTAMATO la preferenza indigena votata dal popolo. In questa vergognosa operazione, il PLR ha svolto un ruolo di primo piano. Risultato: il Ticino si trova ormai INVASO da 70mila frontalieri. Ed i ticinesi dovrebbero ancora premiare i politicanti federali PLR? Ma anche no!
E vogliamo ricordare che quando il PLR cantonale, scopiazzando la Lega, propose tramite mozione la disdetta della famigerata Convenzione del 1974 sui ristorni dei frontalieri, dai deputati liblab ticinesi a Berna, in prima linea l’aspirante senatore Merlini, arrivò fulmineo lo stop, evidentemente pilotato dal partito nazionale? Altro che “indipendenza”!
Ancora in settembre, al dibattito alla Camera bassa sull’iniziativa per la disdetta della libera circolazione delle persone, l’aspirante senatore Merlini andò al pulpito a raccontare che “la preferenza indigena è in vigore” e che “le problematiche sul mercato del lavoro ticinese sono attenuate”. Tutti gli interventi del PLR sono stati di questo tenore. Certo, come no! 70MILA FRONTALIERI, ed i politicanti PLR ci vengono a dire che “le problematiche sono attenuate”, che “l’è tüt a posct”! Altro che difendere gli interessi del Ticino!
Lo abbiamo già detto e lo ripetiamo: due euroturbo come “Merlinardi” o “Lombardini” al Consiglio degli Stati non rappresentano il Ticino. Anzi, affosserebbero la volontà popolare, come accaduto sul 9 febbraio.
Non rappresentano il Ticino
E va considerata anche un’altra cosa. Il PPD in Ticino conta il 17%. Con la rielezione di Lombardi agli Stati, si ritroverebbe ad occupare tre seggi su 10 nella Deputazione ticinese a Berna: quindi quasi un terzo! Se vogliamo invece fare i calcoli in relazione all’area: i “novelli sposi” PLR e PPD dispongono di circa il 37% dei voti. Attualmente al Consiglio nazionale occupano 4 cadreghe su 8: quindi il 50%. Se Lombardi e Merlini venissero entrambi eletti agli Stati, un’area (?) che ha il 37% dei consensi occuperebbe il 100% dei posti ticinesi alla Camera dei Cantoni! Per contro, l’area sovranista (Lega-Udc), che pesa il 30%, costituirebbe solo il 20% della Deputazione ticinese (2 su 10). E’ chiaro che una Deputazione ticinese dove il tandem PLR-PPD, con il 37% dei consensi, occupa LA META’ delle cadreghe in Consiglio nazionale e la TOTALITA’ di quelle agli Stati, non sta né in cielo né in terra. Una rappresentanza siffatta continuerebbe a tradire la volontà del popolo ticinese per fare gli interessi della casta euroturbo!
Per evitare un simile scempio, tutti a votare il candidato “sovranista” Marco Chiesa, e solo lui! Visto che Lombardi e Merlini sono uno la fotocopia dell’altro, e firmano tutte le prese di posizione in tandem, mandare agli Stati uno solo dei due basta e avanza!
Lorenzo Quadri