La revisione delle stime immobiliari NON deve servire allo Stato per fare cassetta!
Attenzione! I proprietari di una casetta o di un appartamento sono di nuovo nel mirino dei tassaioli! Per il 2025 è infatti prevista la revisione generale delle stime immobiliari. La quale, è chiaro anche al Gigi di Viganello, si tramuterà in una pompatura ad oltranza delle medesime. E le “nuove” stime, gonfiate come mongolfiere, avranno conseguenze devastanti dal profilo fiscale! Esse infatti renderanno i cittadini più ricchi. Ma solo artificialmente, sulla carta. Questa ricchezza fittizia si trasformerà però in una mungitura ben reale! E ciò in periodo di crisi nera, che colpisce in particolare i costi dell’alloggio (rincaro dell’elettricità e del riscaldamento). Il problema riguarda anche gli inquilini. Perché è scontato che i padroni di casa compenseranno il salasso aumentando gli affitti.
Non è finita: l’arricchimento virtuale generato dalla taroccatura delle stime immobiliari farebbe anche saltare eventuali aiuti statali: vedi sussidi di cassa malati, borse di studio, eccetera.
Come evitare un simile scempio? La cosa migliore sarebbe non toccare le stime! Ma, se proprio la revisione va fatta, allora essa va neutralizzata! Nel senso che non deve avere ripercussioni fiscali né sociali! Altrimenti detto: il DFE targato PLR si scordi di fare cassetta ai danni di chi vive in casa propria! Giù le mani dalle tasche dei cittadini! Ed in particolare di quelli del già tartassato ceto medio!
Per rendere neutra la revisione delle stime immobiliari, è ai blocchi di partenza l’iniziativa popolare “Basta tasse sulla casa!”.
L’iniziativa è appoggiata dalla Lega e dal Mattino: il formulario per la raccolta firme verrà prossimamente inserito in questo domenicale. Preparate la penna!
Lorenzo Quadri