Istituto previdenziale del Cantone: doveroso ridurre il tasso di conversione

La Lega ed il Mattino, come noto, hanno sventato un’ulteriore rapina da mezzo MILIARDO di franchi ai danni dei contribuenti ticinesi. La partitocrazia sarebbe stata prontissima a perpetrarlaper mantenere i privilegi pensionistici dei funzionari statali. Questo dopo aver già munto, allo stesso scopo, 450 milioni meno di dieci anni fa.

Adesso arriva il secondo capitolo. Si tratta infatti di ridurre il tasso di conversione dell’Istituto previdenziale cantonale dall’attuale, insostenibile, 6.17% al 5%: che è poi quello applicato dalle casse pensioni private. Questa operazione non solo va fatta, ma arriva con svariati anni di ritardo!

Però i kompagni della VPOD (il ro$$o $indacato degli statali), non ci stanno: urlano allo scandalo e minacciano mobilitazioni in autunno (ö la Peppa!). Costoro pretendono che il governicchio si inventi delle misure per compensare la riduzione del tasso di conversione. Misure che – ça va sans dire – verrebbero pagate, ancora una volta, dal contribuente!

Ma non se ne parla proprio! Questo sì che sarebbe uno scandalo!

Consiglio amichevole al governicchio, ed in primis al DFE targato PLR: non perda nemmeno tempo a studiare delle misure compensatorie. Se anche il parlamenticchio cantonale le dovesse approvare, il referendum è garantito, e la successiva asfaltatura alle urne anche! E’ chiaro il messaggio, o ci vuole un disegno?

Stop ai privilegi pensionistici del funzionariato pubblico, pagati dal resto dei cittadini!  Non c’è più trippa per gatti!

Lorenzo Quadri

A pagina 3

 

Dida:

 

La Cassa pensioni del Cantone è stata definita “una Rolls Royce”. Mentre per chi lavora nel privato…