La Weltwoche pubblica un articolo bomba sul ministro P$. Ma i silenziatori…

Nei giorni scorsi il settimanale Weltwoche ha pubblicato un articolo esplosivo sul kompagno Alain Berset. Il servizio racconta la torbida vicenda di una relazione extraconiugale del ministro $ocialista con un’artista di 15 anni piĂą giovane. La donna sarebbe rimasta incinta di Berset e avrebbe abortito. Su pressione del Consigliere federale, ha dichiarato inizialmente l’artista, per poi – dopo essere arrestata – ritrattare la versione: Berset non avrebbe saputo niente dell’aborto e non l’avrebbe pertanto indotta a compiere questo passo. La donna è stata condannata per aver ricattato il Consigliere federale $ocialista, tentando di estorcergliuna grossa somma di denaro.

Personale pubblico?

Fin qui la vicenda “pruriginosa”. Ma poi si entra nell’affare di Stato. Secondo la Weltwoche infatti, Berset, per risolvere la propria vertenza privata, avrebbe mobilitato alti funzionari del suo Dipartimento. I quali, è ovvio, non sono strapagati con soldi pubblici per occuparsi delle corna che un ministro P$ mette alla moglie e delle relative conseguenze. Addirittura, scrive il settimanale, sarebbe stata messa in campo l’unità speciale “Tigris”del Ministero pubblico della Confederazione, che viene impiegata solo per la criminalità più pericolosa. Il tutto a spese del contribuente. “L’apparato di Bersetha scritto la Weltwoche haasfaltato la donna anche finanziariamente”.

Il presunto utilizzo, da parte di un Consigliere federale, di funzionari pubblici per risolvere problemi personali con l’artiglieria pesante è un fatto grave. Il portale zurighese “Inside Paradeplatz”, riportando lo scoop della Weltwoche, si chiede se questa vicenda non segnerà “la fine politica di Berset”.

Tutto imboscato

E’ evidente che, se la Weltwoche ha pubblicato un articolo di questo genere, a cui ha dedicato pure la prima pagina, vuol dire che dispone della documentazione che lo comprova. Legittimo attendersi che anche i lettori ticinesi ne venissero informati. Invece la stampa di regime ha imboscato alla grande! Ad esempio, sull’edizione di sabato, il CdT accenna a “ricatti ai danni di Berset” senza naturalmente indicarne i contenuti. La grave accusa di utilizzare personale federale per questioni private viene citata en passant. In sprezzo del ridicolo, il nodo della vicenda – anche nel titolo – diventa la possibile fuga di notizie (sic!) che ha permesso alla Weltwoche di redigere il suo articolo, tra l’altro firmato dall’ex consigliere nazionale Christoph Mörgeli!

Come se il problema fosse la fuga di notizie e non il loro contenuto!
E questi sarebbero i “cani da guardia” del potere che voglionomungere ancora più sussidi pubblici?

Lorenzo Quadri