La Banca nazionale svizzera scoppia: destinare gli utili in esubero al primo pilastro!

Come volevasi dimostrare, le cifre sono confermate. La Banca nazionale svizzera scoppia di soldi, anche a causa degli interessi negativi. L’utile del 2019 è vicino ai 50 miliardi di franchetti. La direzione dell’istituto, come pure la partitocrazia, gongolano perché a Cantone e Confederazione verranno destinati due miliardi. E ci sarebbe mancato altro, con simili attivi stratosferici! E’ forse il caso di ricordare che negli ultimi due decenni la cifra di bilancio della BNS è aumentata di oltre otto volte (da meno di 100 miliardi a più di 800), ma quanto viene distribuito a Confederazione e Cantoni no: si è infatti passati da 1,5 agli attuali 2 miliardi di Fr all’anno!

E’ evidente che questo non basta: essendo la BNS di proprietà dei cittadini svizzeri, i suoi utili stratosferici devono andare a beneficio dei cittadini elvetici.

E visto che le maggioranze politiche da tempo fanno catastrofismo sulle casse vuote dell’AVS, la Banca nazionale DEVE versare un po’ di miliardi in dette casse per rimpinguarle! Altro che portare l’età della pensione a 67 anni per tutti mentre, “grazie” alla devastante libera circolazione delle persone voluta dal triciclo PLR-PPD-P$$, in Ticino chi perde il lavoro a 55 anni un altro impiego se lo sogna, dato che vengono assunti solo frontalieri.

Per le casse dell’AVS si possono poi cercare, e facilmente trovare, anche altre fonti di finanziamento. Ad esempio, la spesa per l’asilo può e deve essere tagliata. Idem gli aiuti all’estero. Altro che tenere e mantenere in Svizzera, come pretenderebbero i legulei del Tribunale amministrativo federale, i finti rifugiati che spettano all’Italia con la scusa che il Belpaese, a seguito del Decreto sicurezza bis, non offrirebbe più condizioni di accoglienza adeguate. Ma siamo usciti di cranio?

La spesa pubblica deve darsi delle priorità, e prioritaria è l’AVS. Non certo i finti rifugiati con lo smartphone e men che meno regali all’estero!

Lorenzo Quadri