Che schifo! Gli eurocrati approfittano della guerra per rottamare le sovranità nazionali
Le oscenità della fallita UE davvero non conoscono limiti. La Ursula von der Divano (già disastrosa ministra della Difesa tedesca, rifilata a Bruxelles perché amichetta della Merkel) ed i suoi tirapiedi, senza vergogna vogliono approfittare della guerra in Ucraina per aumentare il proprio potere.
Il “padre fondatore”
Come ha detto qualcuno nei primi giorni dell’invasione russa, Putin può quasi essere considerato il padre fondatore della DisUnione europea. Con la sua guerra ha creato, almeno all’inizio, una compattezza inedita. Allora, eravamo al 24 febbraio, tutti immaginavano una conclusione rapida del conflitto. Così non è stato. Adesso la compattezza iniziale sta andando a ramengo. Non tutti i membri UE sono d’accordo nell’applicare alla Russia sanzioni sempre più autolesioniste: non servono a far terminare la guerra e danneggiano più chi le decide che chi le subisce.
Solo il governicchio federale allo sbando, malgrado la Svizzera non faccia parte dell’UE, è corso ad accodarsi servilmente ai Diktat di Bruxelles. Senza peraltro avere la più pallida idea delle conseguenze che ciò avrebbe comportato per l’economia, e quindi per cittadini elvetici. Al posto dei ringraziamenti attesi, la Svizzera si è beccata le farneticanti accuse yankees di essere inadempiente nel blocco dei patrimoni di privati cittadini russi, i cosiddetti oligarchi.
Fare il contrario
Le crisi favoriscono il dispotismo. La pandemia di stramaledetto virus cinese è diventata il pretesto per instaurare regimi simil-dittatoriali. Lo stesso vale per la guerra in Ucraina. La von der Divano ed i suoi tirapiedi intendono cogliere la palla al balzo. Quindi pretendono di “riformare” la DisUnione europea. Il che significa dotarla di poteri e di facoltà di cui oggi non dispone affinché – questa la scusa ufficiale – possa “reagire più rapidamente”, e soprattutto possa giocare un ruolo di potenza mondiale.
Avanti con i deliri napoleonici! Che schifo signori; che schifo!
Altro che aumentare i poteri degli eurobalivi. Bisogna fare proprio il contrario!
Tanto più che l’UE, la quale giustifica la propria inutile esistenza montando la panna sul proprio presunto ruolo di pace, si è oggi trasformata in un organismo guerrafondaio succube della NATO.
Nessuna legittimazione democratica
E’ forse il caso di ricordare chi sono gli eurofunzionarietti. A partire dalla Ursula von der Divano. Trattasi di scartine e trombati dei governi degli Stati membri. Gente che non è stata eletta da nessuno, quindi priva di qualsiasi straccio di legittimazione democratica. Ora, costoro vorrebbero cinicamente approfittare della guerra in Ucraina per appagare la propria scandalosa brama di POTERE e rottamare ogni principio di democrazia e sovranità nazionale.
Diritti popolari cancellati
Anche un bambino sarebbe in grado di capire come stanno le cose. Se gli eurocrati di Bruxelles si arrogano nuovi poteri, questi vengono sottratti agli Stati nazionali ed ai loro cittadini. Traduzione: chi è stato democraticamente eletto non conta più una sverza. I diritti popolari vengono ridotti ad una farsa. Il potere si concentra nelle mani di chi non è stato eletto da nessuno. E poi la von der Divano e compagnia cantante hanno la tolla di blaterare che l’UE combatte la Russia (guerra economica) per difendere la “democrazia” e “il diritto all’autodeterminazione”? Ma se sono i primi a voler rottamare simili principi!
Pretendono sempre più
Per ubbidire ai suoi padroni di Bruxelles, il governicchio federale ha gettato nel water la storica neutralità della Svizzera (alcuni squinternati soldatini della partitocrazia vorrebbero addirittura inviare armi all’Ucraina). In questo modo ha ipotecato la sicurezza del Paese e ne ha sabotato l’economia a suon di sanzioni boomerang. Forse che gli eurobalivi dimostrano un minimo di gratitudine? Nemmeno per sogno. Da Bruxelles arrivano pesci in faccia. Ancora nei giorni scorsi, l’ambasciatore europeo a Berna ha dichiarato che “non si faranno eccezioni per la Svizzera”. Quindi i funzionarietti UE continuano a pretendere di imporci la ripresa dinamica, ossia automatica, del diritto comunitario, i giudici stranieri ed in più vogliono rendere ricorrenti i pizzi miliardari di “coesione”. Non osiamo immaginare, poi, le somme fuori di cranio che ci estorceranno per la ricostruzione dell’Ucraina. Tanto più che essa è pure “candidata all’adesione”; come la Turchia del despota islamista Erdogan, del resto. Ed infatti, gli eurobalivi rifiutano di associare la Svizzera ad Horizon. Associano però la Turchia in quanto – appunto – candidata all’adesione. Ogni commento è superfluo.
Giù le braghe!
Il disegnino è chiaro: gli eurocrati sfruttano la guerra in Ucraina – che vogliono prolungare, altro che chiudere! – per pompare i propri poteri a tutto danno della democrazia e delle sovranità nazionali che ipocritamente affermano di voler difendere. Dopodiché, continueranno ad alzare la posta nei confronti degli svizzerotti, avanzando sempre nuove pretese. Il governicchio federale e la partitocrazia caleranno le braghe ad altezza caviglia strillando che “bisogna salvare i rapporti con l’UE”!
La dichiarazione del prof. Carlo Lombardini dell’Università di Losanna (“La Svizzera si è dimostrata troppo arrendevole nei rapporti internazionali ed adesso ne paga le conseguenze”) non potrebbe essere più vera.
Morale della favola
I funzionarietti di Bruxelles si dimostrano sempre più bramosi di potere. E sognano di trasformare la Svizzera in una colonia dell’UE. Le due oscenità vanno di pari passo. Pertanto, vanno mandati definitivamente a scopare il mare.
Se saltano gli accordi bilaterali attuali, abbiamo più da guadagnarci che da perderci. In Ticino di sicuro!
#swissexit
Lorenzo Quadri