La presidenta della Commissione UE progetta di rottamare Dublino ma di tenere Schengen

La neo-presidenta della Commissione UE Ursula Von der Leyen, soldatina dell’Anghela Merkel eletta per il rotto della cuffia, non ci ha messo molto ad uscirsene con la dichiarazione “topica” sul tema invasione di finti rifugiati con lo smartphone. Ovvero: “bisogna rivedere – traduzione: bisogna buttare all’aria – gli accordi di Dublino!”.

Gli accordi di Dublino prevedono che lo Stato in cui il migrante economico presenta la prima domanda d’asilo debba anche farsi carico del seguito. Non si possono presentare domande multiple e non si può nemmeno fare “shopping” della destinazione.

Ovviamente, questa regola mette in difficoltà i Paesi che si trovano sui confini esterni dell’UE, i quali possono – e devono! – fare solo una cosa: costruire muri sul confine (vedi Ungheria) o chiudere i porti (come ha fatto l’Italia quando Salvini era ministro).

Assalto alla diligenza

Rottamare Dublino vuol dire far saltare il principio indicato sopra. Invece di chiudere le frontiere esterne dell’UE, la soldatina Ursula vuole lasciarle permeabili, a mo’ di colabrodo. E poi “scaricare” i Paesi sulla fascia esterna dall’invasione di finti rifugiati agevolando l’assalto alla diligenza degli Stati che si trovano all’interno. Questa ciofeca è, evidentemente, la continuazione della scellerata politica del “Wir schaffen es”, con cui la Merkel ha messo nella palta la Germania.

Se la brillante (?) e $inistrata pensata della tirapiedi dell’Anghela incadregata a Bruxelles – a capo di una Commissione UE sfacciatamente colonizzata dai kompagni, che non risponde in nulla ai risultati elettorali negli Stati membri – dovesse assumere maggiore concretezza, poco ma sicuro che i camerieri del Consiglio federale si chinerebbero subito a 90 gradi,accettando qualsiasi Diktat: del resto, è quello che fanno sempre!

Il risultato sarebbe a dir poco deleterio: frontiere spalancate da Schengen senza però più la possibilità di effettuare i rimpatri Dublino! Per il Ticino sarebbe, ovviamente, una catastrofe. Tanto più che i $inistrati, che in Italia governano contro la volontà popolare, hanno riaperto i porti per farla all’odiato ex ministro Salvini. Conseguenza dell’operazione: in una decina di giorni gli sbarchi nel Belpaese sono triplicati.

E noi dovremmo accettare le boiate della Frau Ursula? Ma nemmeno per sogno! Altro che rottamare Dublino. Chiudere le frontiere! Via Schengen e MURO sul confine!

Lorenzo Quadri