L’Ufficio federale dei trasporti rottama i bus Ticino-Malpensa. Quadri: “vergognoso”

I bus Ticino-Malpensa sono al capolinea. L’ Ufficio federale dei trasporti (UFT; Dipartimento della kompagna Sommaruga) ha deciso che dal 1° gennaio 2020 la concessione non verrà più rinnovata. Il Consigliere nazionale leghista Lorenzo Quadri ha più volte sollevato questo tema a Berna. Cosa ne pensa della mossa dell’UFT?

“Si tratta – osserva Quadri – di una decisione del tutto sballata, di stampo stalinista. Infatti i bus vengono azzerati dopo 15 anni di apprezzato servizio perché farebbero concorrenza alla ferrovia. Ma il collegamento ferroviario, più che un servizio, è un disservizio. Da Lugano alla Malpensa il treno impiega oltre due ore, mentre il bus ci mette meno della metà. Il primo convoglio raggiunge la Malpensa verso le 7 di mattina. Ritardi e disguidi non si contano: di testimonianze di viaggiatori inferociti se ne trovano a iosa. I ticinesi hanno pagato fior di milioni per un collegamento su rotaia inefficiente; ed adesso in più si vedono privati della possibilità di scegliere il mezzo di trasporto collettivo con cui raggiungere l’aeroporto varesino.

Cosa si aspetta che accadrà ora?

La ditta ticinese Giosy Tours, che paga tasse e contributi da noi, e che da tanti anni copre la tratta assieme ad altri operatori, ha già annunciato 11 licenziamenti. Senza più i bus, i ticinesi andranno alla Malpensa in macchina, non certo in treno. Oppure fiorirà un sottobosco incontrollato di trasportatori-padroncini italiani che approfitteranno della nuova nicchia di mercato; naturalmente offrendo le proprie prestazioni in nero.

La decisione dell’UFT è una decisione contro il Ticino?

Certamente. Contro i viaggiatori ticinesi e contro il nostro Cantone come destinazione turistica, congressuale e finanziaria. Sembra si voglia fare di tutto per ostacolare la raggiungibilità del Ticino in areo. Il FlugZug per l’aeroporto di Zurigo – inventato dalle FFS assieme alla germanica Lufthansa (non chiamiamola più Swiss, perché non merita) dopo la diserzione di quest’ultima dall’aeroporto di Agno – è una ciofeca. Adesso vengono eliminati i bus per la Malpensa a vantaggio, ancora una volta, delle FFS. L’UFT vuole creare un monopolio statale delle FFS impedendo agli altri, ed in particolare ai privati, di lavorare. E questo a danno del Ticino. Intanto però permette a torpedoni gestiti da società straniere, vedi la Flixbus di turno, di coprire sempre più tratte in Svizzera.

Cosa fare adesso?

Per me è chiaro che la vicenda non si chiude qui. Ricordo che ci sono ancora dei miei atti parlamentari pendenti sul tema dei bus per la Malpensa. Sui quali il Consiglio nazionale non ha ancora deciso. Però l’UFT ha azzerato lo stesso le concessioni. Tanto per unire il danno alla beffa, i burocrati federali hanno annunciato che si potrà rivalutare la situazione tra tre anni. Perché non tra trenta, già che ci siamo? E’ evidente che con l’inizio della legislatura, quindi già in dicembre, tornerò alla carica. Sperando che la Deputazione ticinese a Berna possa essere compatta su questo tema.

MDD