I ro$$i vogliono paralizzare il parlatoio per una questione di sedie? E sugli alloggi…

In questo sfigatissimo Cantone, la cadregopoli $ocialista sta davvero debordando oltre ogni limite. 

Il P$:

  • Ha presentato una lista blindata per il governicchio cantonale, finalizzata a garantire l’elezione di Marina Carobbio (de facto una manipolazione); 
  • In questo modo, ha lasciato una cadrega vuota al Consiglio degli Stati, dove il Ticino risulta attualmente dimezzato; 
  • E adesso vorrebbe addirittura paralizzare a tempo indeterminato l’attività del parlatoio ticinese. Sempre per una questione di CADREGHE. Perché i kompagni non si occupano d’altro. Alla faccia dei “temi”!

Il ricorso

Nei giorni scorsi, come apprendiamo dai media (CdT di ieri), è partito l’annunciato ricorso dei $ocialisti al Tribunale federale sulla ripartizione delle CADREGHE nelle Commissioni del Gran Consiglio. Sicché l’hanno presentato davvero. I citati strapuntini contano come il due di briscola. Ma si tratta pur sempre di cadreghe – remunerate dal contribuente – per i propri soldatini. Dunque, non si lascia nulla di intentato pur di soddisfare gli appetiti del clan!

I quotidiani ci informano che il ricorso del P$ consiste in una desolante quanto prolissa infilata di pippe mentali su quozienti, voti emessi e non emessi, coefficienti da applicare o non applicare, sistemi di calcolo, e chi più ne ha più ne metta. Tutte questioni di cui ai cittadini ticinesi non potrebbe fregare di meno! Agli elettori importa che il parlatoio si occupi finalmente dei problemi del Cantone, che di certo non mancano. Anche perché, nella scorsa legislatura, non ha tirato assieme un tubo. Ed invece, “grazie” ai kompagni che vogliono cambiare le regole del gioco in base al proprio tornaconto, tiene banco la spartizione delle cadreghe. Spartizione che ha già portato il 3 maggio – giorno successivo all’insediamento – ad una seduta straordinaria del plenum parlamentare. Pori nümm.

Effetto sospensivo

E adesso viene il bello (si fa per dire). Il P$ nel suo ricorso al TF chiede l’effetto sospensivo. Cosa accadrebbe nella denegata ipotesi in cui venisse accordato? La logica conseguenza sarebbe che, fino alla decisione dei legulei di Losanna, non si potrebbero attribuire seggi nelle commissioni (per altro già assegnati). Di conseguenza, le commissioni non potrebbero riunirsi, non essendo possibile stabilirne la composizione. Per la propria fame di CADREGHE, i kompagni intendono bloccare l’operatività del parlatoio cantonale, magari per svariati mesi? Qui siamo all’irresponsabilità totale! Poi a $inistra hanno ancora il coraggio di cianciare degli interessi dei cittadini? E gli alleati Verdi-anguria, non hanno niente da dire? 

Ricordarsene alle prossime elezioni, che sono poi le federali di ottobre!

Come nella Russia bolscevica

E visto che si parla di elezioni federali, anche da Oltregottardo arriva una perla della gauche-caviar. In varie regioni della Svizzera, soprattutto nei centri urbani, c’è “penuria” di alloggi. Questa penuria è provocata, ovviamente, dall’immigrazione scriteriata voluta dalla partitocrazia, ed in particolare proprio dalla $inistra. Siamo qui in troppi. L’ovvio risultato è la necessità di cementificare per dare un tetto a tutti. Poi però i kompagnuzzi hanno il coraggio di dichiararsi contrari alla cementificazione del territorio. Quando a provocarla sono le loro politichette immigrazioniste! 

Sul tema della penuria di alloggi, si è tenuta venerdì una tavola rotonda (uella!) con anche il consigliere federale Guy Parmelin. Allucinante la soluzione (?) proposta dal presidente dell’Associazione inquilini Asloca, ovvero il kompagno Carlo Sommaruga, Consigliere agli Stati di Ginevra: limitare il numero di locali che una persona più affittare. Praticamente, il ritorno alla Russia bolscevica! Sembra una famosa scena del film  “Il Dottor Zivago”, per chi ha presente! Il P$ vuole che lo Stato prescriva ai cittadini le dimensioni massime dell’abitazione in cui possono vivere! Se poi si pensa che siffatta “cagata pazzesca” (cit. Fantozzi) arriva dall’esponente di una famiglia ricca sfondata proprietaria di ville principesche (altro che rappresentare gli inquilini) c’è davvero di che far ridere i polli! La gauche caviar, come al solito, i sacrifici li impone agli altri. Ma avanti, votatela…

Contro i ticinesi

Per finire, una chicca cantonale. Il Dipartimento delle Istituzioni ha deciso nelle scorse settimane che solo giuristi svizzeri con diploma svizzero potranno in futuro svolgere un alunnato in Magistratura. Si tratta di una misura improntata alla preferenza indigena, per quanto la sua portata sia – per ovvi motivi – circoscritta. Ebbene: tre deputati esponenti del triciclo PLR-PPD-P$ hanno già presentato un’interrogazione al governicchio cantonale per contestare la decisione, blaterando di “discriminazione”! Capita l’antifona? La partitocrazia se le inventa tutte per sventare ogni – seppur minimo – vantaggio dei cittadini svizzeri in casa propria! 

Alle prossime elezioni, ricordarsi anche di questo! 

Lorenzo Quadri