I Verdi in Consiglio federale? Solo un’operazione di propaganda. Non si sa quanto pagante

Mercoledì mattina a Berna l’Assemblea federale procederà alla nomina del Consiglio federale. I Verdi-anguria (verdi fuori, ro$$i dentro) mirano alla cadrega del liblab KrankenCassis. Perché alla sua e non a quella di Karin Keller Sutter (Ka-Ka-eS)? Perché è un uomo, ciò che evidentemente per la $inistra in preda ad isteria femminista oltre che climatica costituisce una colpa. Altro che “parità di genere”. Ed infatti vari validi rappresentanti P$ alle ultime elezioni federali sono rimasti esclusi perché uomini. Questa è, evidentemente, discriminazione. Ormai i kompagnuzzi, per aizzare l’odio contro gli avversari, alle consuete accuse di razzismo e fascismo hanno aggiunto anche quella di sessismo: qualsiasi critica ad una politicante donna di $inistra è sessista per definizione.

Del resto, sotto le cupole federali tira ariaccia. Nel discorso d’apertura – che dovrebbe essere super partes –  la presidenta del giorno del Consiglio nazionale ha saputo parlare solo di clima e di quote rosa. Se un analogo sfoggio di populismo fosse arrivato da “destra”, i cafoni ro$$overdi l’avrebbero accolto con fischi e schiamazzi. Esercizio in cui peraltro costoro si producono spesso nelle aule parlamentari. Se invece gli altri osano rumoreggiare, sono “fascisti”.

Una “Sommaruga-bis”?

Anche la candidatura Verde per il Consiglio federale è uno sfoggio di cafonaggine. Altro che clima, altro che ambiente: i ro$$overdi vogliono le CADREGHE.

Ma davvero mercoledì mattina il binazionale KrankenCassis rischia di venire rimandato al paesello? Il Mago Otelma prevede che non accadrà niente del genere. Le incognite se le sono inventate i media per fare audience.

Non siamo certo dei fan di Cassis (anzi). Nemmeno riteniamo che un Consigliere federale (in parte) ticinese sia necessario al Ticino: è confermato che in realtà al Cantone non porta nulla. Ma è evidente che rimpiazzare Cassis con una Sommaruga-bis (Regula Rytz), esponente della $inistra euroturbo, tassaiola, spalancatrice di frontiere, antisvizzera, islamofila, ecoisterica e pure sessista, sarebbe una catastrofe in particolare per le zone di frontiera come il Ticino. Del resto un simile scenario interesserebbe solo alla $inistra stessa. L’ago della bilancia è il PPD, ma vogliamo vederli gli uregiatti che prendono a calci l’alleato “di centro” PLR, con cui fanno pure gli inciuci cadregari, per consegnare la Svizzera a chi sogna l’adesione all’UE. Significherebbe assumersi una responsabilità enorme (il che è già di per sé contrario alla natura uregiatta) e scatenare la guerra termonucleare globale tra PLR e PPD. E allora addio “centro”.

E’ vero che il PPD ha già consegnato il Paese ad una marionetta della gauche-caviar, la catastrofica ex ministra del 5% Widmer Schlumpf. Ma allora si trattava di “farla” a Blocher e all’Udc.

Elezione popolare

Non basta vincere una sola elezione per accedere al Consiglio federale. A maggior ragione se il risultato elettorale è anche il frutto di manipolazione mediatica; vale a dire del lavaggio del cervello che la SSR ha praticato per mesi, e continua a praticare, nel segno dell’isterismo climatico.

L’Udc ha aspettato varie legislature prima di vedere riconosciuta la propria forza elettorale nella composizione del Consiglio federale. E mai gli ambientalisti  hanno avuto alcunché da eccepire. Adesso i cafoni ro$$overdi pretendono, come al solito, che le limitazioni che hanno imposto agli altri non valgano per loro stessi. Tutto a geometria variabile!

Se si vuole che la composizione del Consiglio federale rispecchi immediatamente la forza elettorale delle varie formazioni, allora bisogna passare all’elezione popolare del Consiglio federale. E chi si è sempre opposto a questa ipotesi, strillando al “populismo”? Proprio la $inistra. E quindi…

Il Mago Otelma prevede che la buona Regula Rytz non entrerà in Consiglio federale, così come non è entrata nel Consiglio degli Stati. Intanto però i Verdi-anguria si saranno fatti ancora un po’ di propaganda. Se poi partire all’assalto del seggio della minoranza italofona ed ostentare la propria cafonaggine sia una propaganda pagante, è tutto da vedere.

Lorenzo Quadri