Ma sul vero motivo della perdita di abitanti, ossia l’invasione da sud, neanche un cip
Ma guarda un po’, adesso va di moda lanciare il presunto allarme demografico, perché il Canton Ticino ha perso qualche abitantenegli ultimi anni.
Venerdì e sabato si è tenuto il convegno di Coscienza Svizzera sul tema. Il giorno prima, intervista a tutta pagina sul CdT ad uno dei relatori. Sui contenuti di detta intervista avremo modo di tornare.
Il raddoppio
Premessa: nel giro di settant’anni, dal 1950 al 2020, gli abitanti del Ticino sono più che raddoppiati. Sono infatti passati da 170mila a 350mila. Non risulta che nessuno abbia mai lanciato degli allarmi sovrappopolazione. Adesso invece…
A montare la panna sul calo demografico, ma tu guarda i casi della vita, è la gauche-caviar. Chiaro: i kompagni strillano perché vogliono far arrivare ancora più stranieri con la scusa della perdita di abitanti.
Ma come: i ro$$overdi non erano per la decrescita?
Amnesia selettiva
L’illustre consesso che ha dibattuto sulla demografia ticinese (almeno stando a quanto riportato dai media) non ha però citato nemmeno di striscio il vero motivo della partenza dei giovani dal Ticino. Neanche un cip sulla libera circolazione delle persone,voluta dalla partitocrazia, che ha provocato la devastazione del mercato del lavoro cantonale tramite invasione da sud. Amnesia selettiva? E’ ovvio che, se in casa non hanno prospettive professionali, i giovani cercheranno di costruirsi un futuro altrove. In particolare, chi va a studiare oltregottardo, poi ci rimarrà. “Grazie” al triciclo spalancatore di frontiere, il Ticino è tornato ad essere terra di emigrazione. Un balzo indietro di un secolo. Altro che “con la libera circolazione delle persone, i nostri giovani potranno lavorare a Milano”, come cianciava il presidente del PLR Fulvio Pelli, oggi riconvertitosi in sabotatore dello sport luganese (eccola qui, la sua attenzione per i giovani!).
Già due decenni fa la Lega ed il Mattino avevano previsto quel che sarebbe successo. Ma per la casta ed i suoi giornalai di servizio erano tutte balle della Lega populista e razzista.
Che tolla!
Fa poi ridere i polli che a pontificare sulla presunta crisi demografica cantonale, provocata dall’invasione da sud, ci siano dirigenti della SUPSI. Ohibò, la SUPSI è la prima ad assumerefrontalieri a go-go. Quindi contribuisce alla fuga di cervelli dal Ticino. E che nessuno ci venga a raccontare la fregnaccia dei “profili che non si trovano sul territorio”. Il meccanismo è quello della colonizzazione. Quando un dirigente arriva da oltreramina, poi assume solo i suoi connazionali.
La soluzione c’è
Se si vuole evitare che i giovani (e anche i meno giovani) lascino il Ticino perché non hanno lavoro, bisogna risanare l’occupazione in questo sfigatissimo Cantone. Il che significa far saltare la libera circolazione delle persone. O almeno, reintrodurre la preferenza indigena. Così come votato dal popolo per ben due volte. Il resto sono solo blabla. Con l’aggravante che a sciacquarsi la bocca con il problema demografico è la casta, che questo problema l’ha provocato, e non si sogna di rimediare. Anzi, vorrebbe peggiorare ulteriormente la situazione.
Del resto, con una ministra di giustizia PLR che commenta il disastroso aumento dei permessi G in Ticino quando i posti di lavoro diminuiscono (a causa della crisi economica da stramaledetto virus cinese) con le parole seguenti: “Il Ticino è vittima del suo successo” (sic), cosa ci vogliamo aspettare?
Eccoli qua, i grandi statisti dell’ex partitone!