Così le iniziative anti-Lega ed anti-Mattino in questa campagna elettorale (finora) priva di particolari scossoni sono salite a tre, con la new entry della versione modificata della campagna Balairatt.
Da notare che la campagna Balairatt è dell’Udc e non della Lega, ma forse con certe persone è inutile sottilizzare…
Che dire? Certamente tre iniziative sono poche, forse dovremmo impegnarci di più, di modo da disporre di un quantitativo ancora maggiore di pubblicità gratuita. In periodo elettorale, è assai benvenuta. E ci fa pure risparmiare.
Sicché non possiamo che essere riconoscenti ai vari (più o meno anonimi) comitati promotori, e al contempo precisare che non si tratta di un’operazione orchestrata da via Monte Boglia per far parlare (a qualcuno il sospetto potrebbe venire…).
Campagna elettorale nelle scuole
Ad irritare è però il plateale abuso della propria posizione ad opera dei docenti ideatori della campagna “fuori il Mattino dalle scuole”. A parte il fatto che i promotori sono tutti schierati partiticamente nel PS, è chiaro che si tratta di pura e semplice campagna elettorale svolta all’interno delle aule; e svolta, per di più, da persone pagate e strapagate con i soldi di tutti i contribuenti, compresi quelli che votano Lega e leggono il Mattino.
Eravamo convinti che ai docenti fosse proibito fare campagna elettorale nelle scuole; ma magari la nuova direzione del DECS targata P$ ha spazzato via questa regola polverosa, ed oggi ai docenti è permesso fare campagna elettorale sul lavoro; a condizione che si tratti, ovviamente, di campagna elettorale di $inistra.
Non ci illudiamo che i vertici del DECS vogliano approfondire questa manifesta violazione della neutralità partitica dell’insegnamento, cosa che avrebbero evidentemente ed immediatamente fatto se si fossero trovati confrontati con un’iniziativa di docenti di destra. Si dice che i fatti sono eloquenti; ma spesso lo sono di più le cose che non vengono fatte…
Ma che bel messaggio!
Indicativo è però, e rimaniamo sempre ai docenti promotori della campagna anti-Mattino che abusano della propria posizione per fare propaganda partitica nelle scuole, il messaggio che viene veicolato. Altro che dialogo, altro che confronto: l’avversario politico deve venire censurato e boicottato; l’avversario è il nemico da demonizzare e se possibile da abbattere, come ai bei tempi della Russia stalinista, per cui – è manifesto – questi signori insegnanti provano una dolorosa nostalgia. Questo sì che è un contributo allo “sviluppo armonioso” dei nostri giovani, congratulazioni!
Va poi rilevato che il Mattino arriva semmai nelle aule docenti (dove, con grave danno alla cistifellea di qualcuno, viene pure abbondantemente letto) ma di sicuro non viene distribuito nelle aule; quindi non si vede dove starebbe il problema denunciato. Ma si vede che, nell’era del DECS gestito dalla $inistra, ogni pretesto è buono per ammaestrare i futuri elettori.
Due pesi e due misure
A proposito: ci aspettiamo che i promotori della campagna contro il Mattino nelle scuole lancino un’analoga campagna per far sparire dalle sedi scolastiche sguaiate e volgari pubblicazioni di $inistra, vedi ad esempio il Diavolo, noto per aver rappresentato delle Consigliere di Stato con il sedere denudato all’aria. Ah già , ma il Diavolo è una pubblicazione di $inistra. E, come tutti sanno, se la $inistra scrive una parolaccia fa della raffinata satira ad alto valore kulturale, se invece la Lega scrive il medesimo vocabolo è rozza, volgare, razzista e misogina.
Se questo è l’insegnamento nella nostra scuola pubblica, siamo messi bene…
Due osservazioni
Sul cartellone dei ratti invece, che fa capo sempre ai medesimi promotori, solo due osservazioni personali.
1) già che c’erano, potevano rappresentarmi un po’ meglio.
2) Il mio stipendio non si avvicina nemmeno lontanamente ai 200mila Fr annui indicati non si sa bene in base a quali calcoli (dichiarazione dei redditi a disposizione). Ma forse quello dei funzionari pubblici promotori della campagna sì, ed oltretutto lavorando la metà delle ore del sottoscritto.
Lorenzo Quadri