L’ipotesi del nuovo centro asilanti a Cavallasca, ossia a poche centinaia di metri dal confine di Chiasso-Pedrinate, torna a fare capolino! Ne dà notizia il GdP di venerdì. E’ ovvio che l’ipotesi di piazzare a Cavallasca una nuova struttura per finti rifugiati avrebbe conseguenze deleterie per Chiasso.
Ohibò: ci pare di ricordare che appena qualche giorno fa il ministro degli esteri italico, Angelino Alfano, si profondesse in viscidi ringraziamenti al suo omologo elvetico, l’euroturbo liblab Didier Burkhaltèèèr, per la collaborazione della Svizzera nella gestione del caos asilo. In effetti, gli svizzerotti sono gli unici a contribuire nel togliere le castagne migratorie dal fuoco alla vicina Penisola. I vicini UE, invece, se ne impipano alla grande.
Sicché Alfano (da non confondere con Albano) a parole slinguazza Burkhaltèèèr e la Svizzera. Nel concreto, invece, le cose vanno un po’ diversamente. Nei giorni scorsi infatti il Belpaese ha prospettato/minacciato di mettersi a distribuire visti Schengen ai finti rifugiati, così da autorizzarli a circolare liberamente nello spazio Schengen. Che purtroppo comprende anche la Svizzera. Anzi, se lo scellerato proposito dei vicini a sud venisse attuato, il Ticino sarebbe il primo a venire preso d’assalto! A questo si aggiunge ora il nuovo centro asilanti di Cavallasca.
Morale: ancora una volta, dietro i ringraziamenti ed i salamelecchi italici si nasconde la fregatura. Ma gli svizzerotti fessi si fanno sempre irretire. Un motivo in più per ripristinare i controlli sistematici sul confine con il Belpaese, far saltare Schengen ed avvicinarsi ai paesi del gruppo Visegrad. I quali hanno appena scritto al governo italico chiedendogli di chiudere i porti. L’Austria, dal canto suo, ha annunciato l’esercito sul Brennero. Mentre noi…
Lorenzo Quadri