Primo pilastro, stop fregnacce: i soldi per l’AVS ci sono, basta andare a prenderli

 

La  “riforma fiscosociale federale”  (RFFA) non ha fatto a tempo a venire approvata dalla maggioranza della popolazione svizzera, che già ricominciano i catastrofismi sul primo pilastro che sarebbe sull’orlo del fallimento. Ovviamente accompagnati da richieste di misure draconiane. In particolare da parte dei soliti soldatini delle associazioni economiche legati a filo doppio con il PLR.

Frena Ugo! Visto che, con la RFFA, nelle casse del primo pilatro confluiranno due miliardi in più all’anno, che non sono proprio noccioline, il terrorismo è fuori luogo.

Non dovevano pagarci le pensioni?

E poi: per anni questi stessi soldatini che adesso paventano il fallimento del primo pilastro, non ci hanno mica raccontato che bisognava spalancare le frontiere, perché così – testuale – gli stranieri avrebbero finanziato le pensioni degli svizzeri? E adesso che l’immigrazione è del tutto fuori controllo – con la complicità del triciclo PLR-PPD-P$$ che arriva a cancellare l’esito delle votazioni popolari affinché continuino ad entrare tutti – questi stessi soldatini vengono a dire che l’AVS è sull’orlo del baratro? Ennesima dimostrazione che la casta internazionalista ha raccontato, e tuttora racconta, un sacco di BALLE!

Ovviamente il tasto su cui si continua a battere, a mo’ di lavaggio del cervello, è il mantra del “bisogna innalzare l’età di pensionamento” e questo perché la gente vive più a lungo.

Sarà anche vero che la gente vive più a lungo rispetto a quando è stata introdotta l’AVS. E quindi? Non può permettersi di restare in pensione più a lungo? Mai sentito parlare di conquiste sociali? Oppure tale concetto viene applicato solo a chi immigra?

Non è una scelta

Inoltre, è forse il caso di chiarire a certi soldatini degli ambienti economici targati ex partitone, che mica tutti potrebbero lavorare fino a 67 anni, nemmeno volendo.  Grazie all’invasione da sud, voluta in primis proprio dai citati soldatini per ingrassare le saccocce di pochi ed impoverire e precarizzare tutti gli altri, in questo sfigatissimo Cantone chi perde il lavoro dopo i 50 anni col piffero che ne trova un altro. E a queste persone dovremmo dire che per l’AVS devono aspettare i 67 anni?

Messaggio agli amici d’Oltregottardo: visto che volete la devastante libera circolazione, perché tanto l’invasione di frontalieri e padroncini non è un vostro problema, e visto che – secondo le statistiche federali – in Svizzera interna il mercato del lavoro va “bene”, potete alzarvela per voi l’età della pensione a 67 anni. Anche a 70, se volete.  Ma in Ticino no.

Catastrofismo a senso unico

Inoltre, è ora di darci un taglio con il catastrofismo finanziario a senso unico. Ricordiamo ai signori con i piedi al caldo che vogliono aumentare ad oltranza l’età della pensione che ogni anno i conti della Confederella chiudono con attivi miliardari, “naturalmente” imprevisti. Quindi i soldi ci sono: e allora vanno impiegati per il primo pilastro.

E soprattutto, ricordiamo per l’ennesima volta che ogni anno vengono sperperati circa 5  miliardi di Fr per i finti rifugiati e per gli aiuti all’estero. A queste voci non solo si può, ma si deve risparmiare almeno un miliardo ogni anno, da poi destinare all’AVS in aggiunta ai due miliardi della RFFA. Poi ci sono i già citati utili della Confederazione. E ci sono anche quelli della Banca nazionale (BNS).

Regali miliardari

E come la mettiamo con i regali miliardari alla fallita UE, vedi la marchetta da 1.3 miliardi in cambio di NULLA? Con lo sconcio accordo quadro istituzionale, i contributi di coesione diventeranno un automatismo. Ad intervalli ricorrenti, dovremo versare miliardi agli eurobalivi senza dire un cip. Tutti soldi che mancheranno per le necessità dei cittadini elvetici. Non sarebbe meglio (domanda retorica) che questi tesoretti venissero utilizzati per il primo pilastro? Il colmo è che proprio i sostenitori dello sconcio accordo quadro – e quindi dell’automatizzazione delle marchette miliardarie all’UE –  vengono a raccontarci che l’AVS sarebbe sull’orlo del baratro. Ma vadaviaiciapp!

Come si vede, strillare al primo pilastro sull’orlo del fallimento per tentare di far passare con modalità terroristiche aumenti insostenibili dell’età di pensionamento, è una presa per i fondelli.

 

Kompagni, vergogna!

Degna di nota (si fa per dire) anche la posizione dei $inistrati, secondo cui il vero problema dell’AVS sono le rendite basse. Sarà anche vero che le rendite sono basse. Peccato che i kompagni siano stati i primi ad opporsi istericamente alla Tredicesima AVS per non darla vinta all’odiata Lega. Questo sia a Lugano, sia a livello cantonale ma anche (vedi al proposito l’intervista al municipale leghista Bruno Buzzini pubblicata la scorsa domenica a pag. 25) a Locarno. Sicché, gli anziani ticinesi ricevono poco grazie proprio al P$. Ossia al Partito degli Stranieri che rifiuta la 13 a AVS, poi però vuole versare sussidi a go-go ai finti rifugiati ed ai migranti economici.

P$ = il partito che taglia ai “noss vecc” per dare ai finti rifugiati con lo smartphone ed ai furbetti del quartierino provenienti da paesi stranieri vicini e lontani che arrivano in Svizzera per farsi mantenere.

Eccola qui,  la gauche-caviar che mira a raddoppiare la propria rappresentanza ticinese a Berna tramite inciuci e congiunzioni di liste. Ma avanti così, continuate a votarla…

Lorenzo Quadri