Il giovane criminale straniero mantenuto a peso d’oro ancora al centro della cronaca

Ma come, i giovani stranieri che delinquono non erano solo una balla della Lega populista e razzista? Ed invece nei giorni scorsi è tornato alla ribalta il caso di “Carlos”.

Proprio lui, il giovane sudamericano residente nel Canton Zurigo che ne ha combinate peggio di Bertoldo! E stiamo parlando di reati violenti!

A proposito, ci piacerebbe sapere per quale cappero di motivo non si può sapere il vero nome e le vere generalità di questo criminale “non patrizio”, dato che ormai è maggiorenne da sei anni! Censura di regime?

I tempi cambiano

Il figuro detto “Carlos” balzò ai disonori della cronaca nel 2013 a seguito delle misure di reinserimento extralusso che gli venivano applicate, per un costo della bellezza di 29mila fr al mese! Tra queste misure figuravano le lezioni di thai boxe impartite da un professionista che si è poi scoperto essere pure lui un delinquente.

Eh già: per il criminale straniero “Carlos”, 29mila franchi al mese di “misure di reinserimento”; per gli svizzeri che tirano la cinghia, invece, pesci in faccia! Ecco la bella socialità ro$$a!

Da notare che lo scandalo Carlos costò la cadrega all’allora responsabile del Dipartimento zurighese della giustizia, il VERDE Martin Graf. Proprio vero che i tempi cambiano. Ma in peggio. Nel recente passato i $inistrati antisvizzeri del “prima gli altri”, quelli che sperperano il denaro pubblico per mantenere nel lusso delinquenti stranieri, venivano giustamente mazzuolati dalle urne. Oggi invece vincono le elezioni grazie all’isterismo climatico e tassaiolo, propagandato dalla stampa di regime ed in primis dall’emittente radioTV di sedicente servizio pubblico.

Sempre peggio

Oltretutto, le misure di reinserimento a favore di “Carlos” – che il solito sfigato contribuente ha pagato a peso d’oro – non sono servite assolutamente ad un tubo.  Ed infatti il delinquente, dal carcere in cui si trova, ha continuato a macchiarsi di aggressioni di una violenza inaudita. Nei giorni scorsi è finito di nuovo a processo con ben 19 casi d’accusa. Tra queste, come ha riferito la stampa, l’aggressione ad un secondino. Il malcapitato ha dovuto sottoporsi a psicoterapia, dopo essere stato picchiato in modo così violento da rendere necessario l’intervento di sei uomini per allontanare l’aggressore.

Föö di ball!

Il Ministero pubblico ha chiesto l’internamento a tempo indeterminato ritenendo il giovane criminale non recuperabile: sarà sempre un pericolo per la società, e prima o poi ci scapperà il morto.

Giusto che “Carlos” rimanga in prigione e che venga messo in condizione di non più nuocere. Ma non nelle carceri a cinque stelle del nostro Paese, con costi di oltre 400 Fr al giorno! Che venga mandato a scontare la pena al natìo paesello! Föö di ball dalla Svizzera, ma per sempre!

Nuove attenuanti?

Attendiamo dunque con ansia (?) la sentenza su Carlos. Sperando che, diversamente dal caso Bosia Mirra, non ci sia un qualche leguleio che decida di concedergli l’attenuante nuova di zecca, inventata di sana pianta dalla CARP (Corte d’appello e di revisione penale): quella dell’essere stato esposto ad una “campagna denigratoria sui social”…

Lorenzo Quadri