Costi della salute, dell’energia, interessi ipotecari, contributi Lalia…: è stillicidio!
Le brutte notizie non mancano mai. Soprattutto per il ceto medio, sempre più bistrattato e munto!
Nei giorni scorsi si è saputo che nell’anno di disgrazia 2024 i premi di cassa malati aumenteranno in media del 10%, quando già lo scorso anno era arrivata una tranvata analoga (9.2%): stiamo dunque parlando di un +20% in due anni! Come si fa ad immaginare che un simile salasso sia sostenibile per il ticinese medio? Ma intanto il responsabile del dossier, ovvero il kompagno Alain Berset, P$, al momento dell’annuncio si stava sollazzando alla Street Parade dove si era recato in elicottero (alla faccia della “vergogna di volare” che i ro$$overdi tentano di inculcare negli altri, ma che evidentemente non vale per loro).
Tempo qualche giorno, ed è arrivata pure la lieta novella dell’aumento del 12% delle tariffe elettriche per l’anno prossimo (chi ci sta tettando dentro?).
Intanto i prezzi di benzina ed olio combustibile sono tornati alle stelle, gli interessi ipotecari salgono, e – per non farsi mancare niente – a Lugano i proprietari di una casetta o appartamento si sono visti piombare sul groppone la batosta dei contributi Lalia, a cui la Lega ed il Mattino si sono sempre opposti, ben sapendo che non si tratta di una tassa per ricchi.
Come faranno i cittadini, a partire da quelli che non hanno diritto a sussidi, a far fronte a questo cumulo di mungiture, rimane un mistero. Ed è poi chiaro che, più il ceto medio viene depredato e impoverito, più interi settori economici (commercio, ristorazione, tempo libero) si trovano in difficoltà, dato che la gente non ha più un copeco da spendere.
Nuova transumanza?
Già a seguito della tranvata dello scorso anno sui premi di cassa malati, in tanti hanno cambiato assicurazione alla spasmodica ricerca di premi più convenienti. Alcune casse di piccole dimensioni sono state inondate di nuovi affiliati. Queste casse resteranno concorrenziali? Oppure assisteremo ad una nuova transumanza di massa? Quest’ultima di certo comporta costi amministrativi importanti (che poi vanno a finire nei premi). Per non parlare del dispendio di tempo, energie e nervi per i cittadini. A maggior ragione se anziani, e quindi in genere poco avvezzi alle procedure online che vengono impiegate per il cambio di assicuratore malattia.
Il caos asilo
Naturalmente sull’incidenza del caos asilo sui premi di cassa malati persiste il buio pesto. Il Dipartimento Berset non fornisce informazioni, malgrado la Lega a Berna le abbia richieste a più riprese.
E’ tuttavia possibile fare due conti della serva. A fine 2022 in Svizzera le persone nel settore dell’asilo – tra rifugiati riconosciuti, ammissioni provvisorie, statuti S (ucraini) e altro – erano 204’374 (il dato è della SEM, Segreteria dei Stato della migrazione). Immaginando, con una certa dose di ottimismo, che il premio mensile di ognuno di loro sia in media di 350 franchi, si arriva a 71’530’900 franchi al mese, che in 12 mesi fanno circa 860 milioni di franchi. Quasi un miliardo! Poiché questi premi finiscono a carico del contribuente, dividendo il totale per il numero di abitanti della Svizzera arriviamo ad un costo di circa 100 franchi all’anno per persona.
Si tratta, come detto, di un conto della serva. Soprattutto, di una visione (molto) parziale: infatti non sappiamo – dato che il governicchio federale rifiuta di dirlo – a quanto ammonta la spesa sanitaria provocata dalle “persone nel settore dell’asilo” che poi fa lievitare i premi per i residenti. I quali residenti devono pagare anche la cassa malati degli asilanti.
Ma è evidente, e le poche cifre sopra lo dimostrano, che le somme in ballo sono enormi. Ringraziamo la partitocrazia immigrazionista!
La Lega è “sul pezzo”
Vent’anni fa la Lega lanciò un’iniziativa popolare per creare in Ticino una cassa malati pubblica con premi accessibili. Il Triciclo PLR-PPD-P$ nel parlatoio cantonale nemmeno permise ai cittadini di votarla, dicendo che era in contrasto con la LAMal.
Sul tema dei premi di cassa malati la Lega è “sul pezzo” sia a livello cantonale che federale. In Ticino è al momento pendente davanti al Gran Consiglio l’iniziativa popolare che chiede di rendere deducibile fiscalmente la totalità dei premi: a che punto siamo? Ci attendiamo che la popolazione venga chiamata presto alle urne!
A Berna, invece, la Lega da tempo si batte affinché la restituzione delle riserve in esubero degli assicuratori malattia diventi obbligatoria e non solo facoltativa: in gioco ci sono svariati miliardi di franchi. Finora la maggioranza della partitocrazia si è però opposta. Prendere nota!
Sempre a Berna, la Lega ha pure proposto l’introduzione di un contributo federale per abbassare i premi di cassa malati a tutti.
Il cosiddetto “centro”
Se la situazione sul fronte del contenimento dei costi della salute ristagna da anni, ed intanto la “pillola” a carico dei cittadini esplode, possiamo ringraziare, tra gli altri, i partiti dei cassamalatari PLR e PPD. Questi partiti fanno eleggere alle Camere federali presidenti o membri di CdA delle assicurazioni malattia o delle loro associazioni mantello. Ed è evidente che questi deputati-lobbisti liblab ed uregiatti non fanno gli interessi dei cittadini: fanno quelli delle società dalle quali ricevono remunerazioni ben superiori alle indennità che incassano come parlamentari!
Del resto il “medico italiano” del PLR, prima di approdare al DFAE a fare disastri, di lavoro faceva il lobbista delle casse malati.
Lorenzo Quadri