Ma il Beltracontento direttore del DSS intende o no contestare l’aumento del 3.2% appioppato al nostro Cantone, un aumento inaccettabile dal momento che abbiamo ancora in ballo oltre 380 milioni di Fr di premi di cassa malati pagati in eccesso che non ci verranno risarciti?

 C’è ancora qualche ora di tempo per votare Sì alla cassa malati unica!

Ma chi l’avrebbe mai detto: anche quest’anno è arrivata la notizia degli aumenti di premio di cassa malati. Un triste ritornello che si ripete sempre uguale. Il Ticino, bontà federale, si troverà con una pillola leggermente (ma proprio solo leggermente) inferiore alla media nazionale: aumento medio del 3.2% invece del 4%.

Ovviamente bisogna considerare che:

1)     3,2% è una media: quindi c’è chi si troverà a fare i conti con rincari ben superiori;

2)     Bisogna poi vedere come si traduce in cifre un aumento medio del 3.2% per – ad esempio – una famiglia di 4 persone.

Interessante poi la tempistica della comunicazione, a pochi giorni dalla chiusura delle urne per la votazione federale sull’iniziativa per una cassa malati unica. Si specula sul fatto che la maggior parte della gente ha già votato?

Aumento inaccettabile

Un aumento vicino alla media svizzera non è accettabile per il Ticino. Questo è un dato di fatto. E qui ricordiamo per l’ennesima volta – qualcuno sembra infatti avere la memoria assai corta – che al nostro Cantone negli ultimi 18 anni sono stati fatti pagare 450 milioni di Fr di premi in eccesso; e di questi ne verranno restituiti solo 68. Un simile alleggerimento dovrebbe vietare aumenti di premio per il nostro Cantone per “tot” anni.  O comunque, gli aumenti per il Ticino, per risistemare il passato, dovrebbero essere nettamente inferiori a quelli a carico di chi, per anni, ha indebitamente ricevuto. Questo se si volesse essere equi. Ma è chiaro che le cose non stanno così.

Infatti, l’aumento più contenuto della Svizzera è quello indicato per il Canton Berna. Il quale però ha lungamente beneficiato di travasi. Travasi finanziati anche dal nostro Cantone. Ovvero da noi.

Questo significa dunque che le storture, leggi la quasi ventennale rapina a danno dei ticinesi, sono lungi dall’essere state corrette. Se correzione ci fosse, infatti, gli amici bernesi si troverebbero con aumenti a due cifre, di cui la prima non sarebbe un uno. Invece sono i più avvantaggiati di tutti. Il loro aumento di premio medio 2015 è il più basso della Svizzera: 2.7%. Si va avanti a compensare e soprattutto a penalizzare chi deve invece essere risarcito.

E il DSS cosa fa?

Bisognerebbe anche capire come si arriva a quel più 3.2 per cento scaricato sul groppone del Ticino.  O magari si programma di sbolognare il pacchetto a scatola chiusa? Dopo che il Ticino può vantare un credito di 382 milioni di franchetti di premi di cassa malati pagati in eccesso dal 1996 ad oggi, si immagina di presentare l’ennesima pillola come se fosse la verità rivelata? Senza spiegare per filo e per segno come si arriva a questo 3.2%? Chi si crede di menare per il “naso”?

 “Gli aumenti ci saranno sempre” dice il Beltracontento. Ma questi aumenti non si giustificano. Al Beltracontento sta bene che veniamo defraudati di oltre 380 milioni di Fr e per giunta ci cucchiamo il rincaro del 3.2%?

Dire “ci aspettavamo meno” non aiuta granché. Il nuovo aumento sarà contestato oppure no? Se non lo sarà, perché?

18 anni di LAMal non sono bastati ad imparare la lezione. Le storture continuano. Se qualcuno non avesse ancora votato sulla cassa malati unica, ha ancora qualche ora di tempo per farlo.

Lorenzo Quadri