Il Cantone per risparmiare poco più di un milione di Fr all’anno ha giocato un tiro mancino alle persone a beneficio della prestazione complementare. Infatti, a queste persone è stata decurtata la copertura del premio di cassa malati: prima era coperto il premio effettivo, adesso solo fino ad un forfait, ovvero: chi è affiliato ad una cassa malati che costa di più, deve metterci la differenza di tasca propria. Trattandosi di persone a beneficio della complementare, ovviamente non stiamo parlando di gente che nuota nell’oro. Soprattutto, stiamo parlando di persone che possono anche essere molto anziane, magari affiliate allo stesso assicuratore malattia da decenni. Assicuratore malattia che una volta era conveniente, adesso non lo è più. E da un’ultranovantenne difficilmente ci si può aspettare che cambi cassa malati ogni anno… magari paragonando i vari premi su internet. Oltretutto, visto che spesso i premi sono ballerini, non è un’assurdità immaginare che la cassa che quest’anno conviene, l’anno prossimo non convenga più. Col risultato che, potenzialmente, l’ultranovantenne di cui sopra potrebbe vedersi nella condizione di dover cambiare assicuratore malattia ogni anno, con tutto il trambusto burocratico che ne consegue.
Andare a colpire con tagli cantonali gli anziani con la PC, appare assai discutibile (eufemismo). Ma il Cantone non si è limitato a tagliare, l’ha fatto con una tempistica tale da rendere impossibile, anche a chi l’avesse voluto, andare alla ricerca di un altro assicuratore meno costoso per il 2012.
Davanti a questa misura non solo discutibile concettualmente, ma, oltre a questo, condotta con una tempistica balorda, la città di Lugano ha ritenuto di intervenire.
Le persone a beneficio di una prestazione complementare a Lugano sono ca 5300. Certo: non tutte queste pagano premi di cassa malati più elevati della media cantonale riconosciuta. E non tutte quelle che pagano di più pagano molto di più. Chi si trova con a carico una fattura da 5 franchi al mese, non avrà difficoltà particolari. La musica cambia per chi dovesse pagarne, ad esempio, 150 o 200. E allora Lugano ha deciso di coprire tale differenza, su richiesta delle persone colpite dalla discutibile misura di risparmio cantonale.
L’azione di Lugano, curata dall’Ufficio intervento sociale (UIS) – numero verde 0800 6900 00 – si articolerà dunque in fasi.
1) informazione chiara e comprensibile alle persone potenzialmente toccate dal taglio (dal punto di vista della comunicazione si è infatti notato che il Cantone è carente, a voler essere gentili).
2) Compensazione della differenza a chi la chiede.
3) Se necessario, assistenza a chi incontra difficoltà nel cambiare cassa malati.
Quest’ultimo punto viene inserito perché capita che gli assicuratori malattia facciano in modo, per quanto illecitamente, di scoraggiare i cattivi rischi – come è il caso delle persone anziane, appunto – che vorrebbero affiliarsi.
La città di Lugano si trova quindi, non lo si nasconde, a rimediare a quanto fatto dal Cantone. Una situazione che non è certo ideale. E neppure è “educativa”: potrebbe sembrare quasi un invito a Bellinzona a fare lo scarica-barile. Ma in questo caso, se non fosse intervenuto il Comune, ci sarebbero andate di mezzo molte persone anziane o invalide. Per cui l’intervento si giustifica. E, a questo punto, si spera che altri Comuni seguano l’esempio: per lo meno quelli dalle casse pubbliche floride…
Lorenzo Quadri
Capodicastero Istituti Sociali
Città di Lugano