Nei giorni scorsi il Ministro dell’Interno Didier Burkhalter si esprimeva in questi termini: «Gli aumenti dei premi di cassa malattia, che si temevano molto forti nel 2012, dovrebbero essere abbastanza moderati».
A parte che come al solito non si capisce perché gli aumenti di premio nel 2012 avrebbero dovuto essere molto forti, non si capisce nemmeno cosa si intenda per “abbastanza moderati”.
Una cosa invece la si capisce benissimo, ossia che qui vogliono farci fessi ancora una volta. Infatti in Ticino per il 2012 i premi di cassa malati non dovranno “aumentare moderatamente”, ma dovranno invece diminuire. Burkhalter, parlando di “aumenti moderati” faceva un discorso generale, su scala nazionale, ma se ci fossero stati dei Cantoni con diminuzioni, è verosimile che li avrebbe segnalati, ragion per cui…
Nuovo sistema e vecchi furti
In Ticino i premi devono diminuire perché nel 2012 entrerà in vigore il nuovo sistema di finanziamento delle cure ospedaliere, in base al quale gli assicuratori malattia risparmieranno 85 milioni di Fr, i quali saranno scaricati sul Cantone. Di conseguenza i premi dovranno diminuire per l’intero equivalente di questo ammontare.
Non solo: per anni, lo abbiamo scritto ormai innumerevoli volte ma in questo Cantone è meglio ripetere le cose, il Ticino, ossia i cittadini ticinesi, hanno pagato premi di cassa malati troppo elevati, che sono stati utilizzati dagli assicuratori per costituire riserve gonfiate, alle quali si è attinto per tappare i buchi fatti in altri Cantoni dove i premi di cassa malati erano bassi al punto da non coprire nemmeno i costi del sistema sanitario. Quindi, i ticinesi finanziavano i premi di cassa malati agli abitanti di Cantoni in cui il potere d’acquisto è decisamente superiore al nostro: un vero e proprio sistema da Robin Hood al contrario.
Se si arrivati a questo punto è perché l’autorità federale, non si è mai degnata di verificare, come invece sarebbe stato suo dovere, l’ammontare dei premi nei vari Cantoni. Ha sempre benedetto, senza grandi discussioni, le proposte di aumento formulate dalle casse malati: e chi s’è visto s’è visto. Ma allora a cosa servono i superpagati funzionari federali, per tacere del Capodipartimento, se gli assicuratori hanno mano libera su tutto?
Il risultato è che per anni abbiamo pagato troppo e il sistema di restituzione previsto da Berna, come spiega Bruno Cereghetti, già capo dell’Ufficio assicurazione malattia del DSS su La Regione di venerdì, è ferraginoso, parziale ed iniquo.
In conclusione, dunque, siamo stati turlupinati in passato e verremo “risarciti” solo per modo di dire. Adesso rischiamo di rimanere fregati anche per il futuro, se i premi non diminuiranno. Un aumento moderato (?) come quello annunciato da Burkhalter sarebbe comunque un furto. La dimostrazione che quando il ministro in questione viene in Ticino a “portare in giro la faccia” dicendo di “voler capire”, in realtà racconta frottole. Oppure che proprio non capisce.
Lorenzo Quadri