A partire dal prossimo anno cambierà il sistema di finanziamento delle cure ospedaliere. Ad essere sovvenzionato sarà il paziente, nella misura del 55% da parte dello Stato e del 45% da parte delle casse malati. Il Cantone pagherà quindi anche per i pazienti degenti nelle cliniche private. mentre attualmente questi ultimi sono interamente a carico delle casse malati.
Le casse malati pagheranno di meno, il Cantone pagherà di più. Se le casse malati pagheranno meno, vuol dire che i premi dovranno scendere. Si badi bene: non “dovrebbero”; dovranno. Sarebbe una truffa se così non fosse. Perché in quel caso il cittadino sarebbe gabbato tre volte: pagherebbe premi di cassa malati extra, pagherebbe le imposte che servono a finanziare quel che prima finanziavano i cassamalatari e pagherebbe anche i sussidi di cassa malati in funzione di premi troppo alti.
Chi dovrà vigilare affinché il cittadino ticinese non venga gabbato dai cassamalatari per l’ennesima volta? Il DSS, con il suo futuro direttore, che si troverà subito con una bella patata bollente tra le mani. Sì perché, tanto per cambiare, il governo ha fatto un autogoal. Smantellando l’Ufficio dell’assicurazione malattia del DSS, ha perso un centro di competenze costruito in vent’anni di lavoro. Proprio quando queste competenze si dimostrano essenziali per dimostrare, cifre alla mano, che qualcuno sta facendo il furbo a danno dei ticinesi.
I quali ticinesi sono già stati gabbati più che abbastanza. Infatti i premi di cassa malati sono aumentati in maniera esponenzialmente maggiore rispetto ai costi della salute. La Confederazione, che nel 2010 ha realizzato 3.6 miliardi di franchetti di utili, e scusate se sono pochi, che di certo non verranno utilizzati a favore degli svizzeri. Se una parte di questa cifra deve andare all’estero, che vada al Giappone terremotato e non agli eurobalivi che non meritano. La Banca nazionale fa un buco di 21 miliardi nel tentativo, peraltro completamente abortito, di puntellare l’euro; ma la Confederazione si disimpegna nei sussidi per le casse malati!
I premi di cassa malati in Ticino sono troppo cari anche perché servono a creare riserve extra, le quali però vengono utilizzate per tappare i buchi fatti in Cantoni dove le riserve sono sotto zero: perché i premi prelevati in quei Cantoni non bastano a coprire le spese.
Poi ci si chiede come mai in Ticino ci troviamo con 17mila morosi di cassa malati, ossia 17mila persone che, per un motivo o per l’altro, non sono riuscite a pagare i premi e quindi si ritrovano con la copertura sospesa.
Solo con una cassa malati unica per le prestazioni di base si potrà mettere la parola fine a questo raggiro.
Lorenzo Quadri