Partono i lavori malgrado il TF non abbia ancora deciso sull’effetto sospensivo

A Losone sono cominciati nei giorni scorsi i lavori per trasformare l’ex Caserma in un centro asilanti. Centro che sarebbe una “succursale” di quello di Chiasso: quindi gestito direttamente dalla Confederazione.

La trasformazione dell’ex caserma in centro asilanti avviene, va da sé, contro la volontà della popolazione (6000 firme raccolte).

Secondo la kompagna Simonetta Sommaruga dovrebbe trattarsi di una struttura provvisoria: nel giro di tre anni verrebbe smantellata. A Simò, accà nisciuno è fesso! A questa promessa non crede nessuno, poiché ci sarà sempre un’emergenza da utilizzare come pretesto per non smantellare il centro: tanto più che vi sono stati effettuati, e non certo a costo zero, dei lavori di trasformazione… Magari un’emergenza “inaspettata” come quella che stiamo attraversando attualmente. Ohibò, i clandestini sbarcano in Italia a ritmi di oltre 2000 al giorno e questo da settimane, venendo poi spediti verso nord, e nessuno in Ticino si accorgeva di niente?
Altra promessa da marinaio della kompagna Sommaruga è quella di diminuire la quota di attribuzioni di richiedenti l’asilo al Cantone in cambio del nuovo centro. Da notare che attualmente al Ticino viene assegnato l’8% dei richiedenti. Eppure siamo il 5% della popolazione.

Ricorso ancora pendente
“Gli è che”, pur di sbolognare al Ticino una nuova struttura che non mancherà di creare problemi d’ordine pubblico – perché il precedente di Chiasso insegna e il centro di Losone sarà come detto una sua succursale –  Berna procede nell’illegalità.

A Losone sono cominciati i lavori. Eppure presso il Tribunale federale è ancora pendente da oltre quattro mesi una richiesta di concessione dell’ effetto sospensivo, formulata dal “Guastafeste” Giorgio Ghiringhelli, in relazione ad un suo ricorso contro una precedente sentenza del TAF.
Non c’è bisogno di un dottorato in diritto per sapere che la Confederazione non può cominciare i lavori di trasformazione dell’ex Caserma di Losone in centro asilanti se prima il TF non ha preso una decisione (negativa) sull’effetto sospensivo.

Eppure succede proprio questo! In spregio dei più elementari principi di legalità!
Come mai il Tribunale federale, pur essendo al corrente dell’inizio dei lavori (annunciato pubblicamente) non interviene? O vuoi vedere che qualcuno del TF ha annunciato a Berna che il ricorso di Ghiringhelli verrà respinto, prima però dell’emissione della sentenza? In questo caso ci troveremmo davanti ad una fuga di notizie su cui dovrebbe indagare la Magistratura. Uella, è proprio il caso di dire!
Il Guastafeste chiederà lumi per iscritto nei prossimi giorni direttamente al Dipartimento militare: aspettiamo di conoscerne l’esito.

I conti non tornano
Si può girarla e pirlarla come si vuole, ma i conti comunque non tornano!
Proprio la Confederazione, così ligia al rispetto di ogni cavillo legale quando si tratta di trovare scuse per non fare un tubo a tutela del Ticino devastato dalla libera circolazione delle persone, quando si tratta di appioppare al nostro Cantone centri asilanti contro la volontà della popolazione non esita a sconfinare nell’illegalità. O forse nella capitale federale credono che in Ticino siamo tutti grulli e che non ci accorgiamo di questi “giochetti” da tre e una cicca?
Lorenzo Quadri