Il governicchio federale ha emesso i propri Diktat in caso di “penuria”. Sembra Carnevale
Certo che siamo proprio messi “bene”! Nei giorni scorsi il governicchio federale ha presentato pubblicamente le quattro ordinanze che intende applicare in caso di “penuria” energetica, segnatamente di elettricità e gas.
Le ordinanze bernesi sembrano un esercizio di comicità involontaria. Ad esempio: se le cose si dovessero mettere male, alle auto elettriche verrà impedito di circolare. Ah ecco. Prima la casta spinge i cittadini a comprare le vetture elettriche. Anche per risparmiare sulla benzina e quindi sui dazi e sovraddazi che ne fanno esplodere artificialmente il prezzo. E solo in seguito si accorge che:
- Non c’è l’elettricità per caricarle
- Si riducono le entrate fiscali generate dalla benzina e quindi bisogna inventarsi il modo per tassare (mungere) le auto elettriche.
Ergo: chi è passato alla mobilità elettrica per dar retta alla kompagna Simonetta “Penuria” Sommaruga (P$) rischia di trovarsi appiedato per ordine della Simonetta medesima. Mentre le auto a benzina potranno continuare a circolare.
Doppiamente legnate
E ti pareva se gli automobilisti non dovevano venire mazzuolati su più livelli. Infatti tra i Diktat per il risparmio energetico figura anche la limitazione a 100 km/h in autostrada. Non solo per le auto elettriche ma anche per quelle a benzina. Ma se a mancare sono la corrente e il gas, cosa c’entra la benzina? Spiegazione ufficiale: il carburante potrebbe servire ad alimentare generatori d’emergenza. Ah ecco. Ma questi burocrati bernesi, chi credono di prendere per i fondelli? E’ evidente che il limite di 100 all’ora per tutti è stato introdotto perché 1) multare le automobili in modo selettivo a seconda del vettore energetico diventa complicato e 2) non fosse stato fatto, i veicoli elettrici sarebbero stati oggetto di penalizzazione doppia: limite di velocità “ad hoc” e, nella peggiore delle ipotesi, obbligo di restare in garage. Ma come, la partitocrazia e la stampa di regime continuano a puntare sull’elettrificazione dell’intero parco veicoli elvetico, e poi…?
Sarebbe anche interessante sapere cosa succederebbe ai treni – che di corrente ne consumano parecchia – in caso di “penuria” grave. Verranno ridotte le corse? Oppure i cittadini dovranno stare al freddo e al buio per permettere ai politikamente korrettissimi treni di circolare anche vuoti?
Via sicura?
Le limitazioni di velocità in autostrada causa penuria energetica, e non per motivi di sicurezza, pongono pure un’altra questione. Cosa succede a chi li supera in maniera importante? Diventa un pirata della strada in base al bidone Via Sicura anche se infrange un limite che non è stato fissato per esigenze di sicurezza? Ma le sanzioni fuori di cotenna previste da Via Sicura sono motivate con la messa in pericolo. Se questa non è data, Via Sicura non è applicabile.
Appartamenti e lavatrici
La fantasia del governicchio federale e dei suoi burocrati quando si tratta di vessare i cittadini è assai fervida. Una delle prime misure destinate ad entrare in vigore per ridurre il consumo di corrente è la temperatura di lavaggio massima a 40 gradi per le lavatrici. E come si pensa di verificare il rispetto di un Diktat del genere?
Sarà poi il turno delle temperature negli edifici. Prima quelli pubblici e gli alberghi, dove lo Stato potrà prescrivere di regolare il termostato ad al massimo 19, rispettivamente 20 gradi. Tuttavia la limitazione varrà però solo per chi scalda con le magnificate termopompe, dal momento che consumano elettricità (e mica poca). Non per i vituperati riscaldamenti a nafta. Quelli che la partitocrazia vorrebbe proibire. Ma come, allora era meglio restare sul gasolio?
In uno step successivo, verranno limitate anche le temperature nelle abitazioni private. 18 gradi al massimo. Qui stranamente scompare la distinzione tra termopompe e impianti a nafta. Come mai? E’ chiaro che si tratta di politichetta. La casta pretende l’elettrificazione ad oltranza di mobilità e riscaldamento quando l’elettricità non basta. Il cittadino si adegua, e poi… finisce nella palta causa “penuria”. E allora, per nascondere i propri flop, i politicanti devono penalizzare tutti. Anche chi scalda con l’olio combustibile. Altrimenti perderebbero integralmente la faccia.
Poliziotti col termometro?
E le temperature massime nei locali d’abitazione, chi le verifica? I poliziotti verranno muniti di termometri ed incaricati di fare il porta a porta? Le forze dell’ordine si occuperanno di chi si ostina scaldare casa a 20 gradi, magari perché anziano o ammalato, e a fare il bucato a 60 gradi, mentre la criminalità avrà mano libera e potrà imperversare?
La patata bollente, anzi semifredda, di simili accertamenti, il CF la ingerla ai Cantoni. Precisando però che non sono previsti controlli sistematici (a campione invece sì?). Se non sono previsti controlli sistematici, la logica conseguenza è che ci si baserà sulle segnalazioni dei cittadini. Quindi si arriverà davvero alla delazione tra vicini di casa.
Nei mesi scorsi era circolata sui social, con tanto di manifesto farlocco, la notizia che il Consiglio federale inviterebbe a denunciare i vicini di casa rei di non abbassare il riscaldamento. Si trattava di una fake news. Ai tempi. Adesso potrebbe diventare una penosa realtà. Non ci saranno, certo, inviti espliciti e cartellonistiche dedicate. Ma il messaggio che viene fatto passare, alla fine, è quello: fare le spie.
Curiosamente, nel catalogo di misure partorite da Berna, manca quella più famosa di tutte: l’obbligo di doccia in due. Si tratta senz’altro di una svista.
Lorenzo Quadri