La situazione è precipitata, troppi finti rifugiati hanno precedenti penali gravi

La partitocrazia spalancatrice di frontiere ha mandato a ramengo la sicurezza del territorio

Sul fronte dall’asilo, ovvero dei finti rifugiati magrebini che non scappano da nessuna guerra, la situazione degenera sempre più. Anche in Ticino. Dal centro di Chiasso sono già giunti gravi segnali d’allarme. Vedi le denunce sui media delle (poche) donne alloggiate nella struttura, ma anche del personale, che lamenta comportamenti sempre più violenti da parte degli “ospiti”. Violenza diretta non solo verso altri asilanti, ma pure contro i collaboratori del centro. Molti dei quali, comprensibilmente, hanno paura, dal momento che non mancano gli attacchi con coltelli.

La situazione quindi è degradata ben al di là dei “semplici” comportamenti molesti (schiamazzi e ubriachezza) tipici dei finti rifugiati. Polizia ed ambulanza sono una presenza quotidiana nei centri d’accoglienza di Chiasso e Balerna. Idem i pompieri, dal momento che i migranti appiccano pure incendi. E nümm a pagum. E non paghiamo solo gli interventi d’urgenza, ma anche le spese sanitarie dei finti rifugiati, che poi “ovviamente” pesano sui premi di cassa malati. Tanto per dirne una: c’è chi, nel mentre chela procedura d’asilo si protrae (e, per tirarla in lungo, i richiedenti si servono senza remore di ricorsi farlocchi presentati tramite legali d’ufficio, pagati da noi), ne approfitta per farsi rifare i denti a spese degli svizzerotti fessi.

Anche terroristi islamici

I finti rifugiati che continuano ad arrivare a frotte sono magrebini, naturalmente tutti giovani uomini. Già negli scorsi mesi il Mattino aveva segnalato l’alta propensione alla delinquenza di tali soggetti, certificata da statistiche nazionali ed internazionali. Le (facili) previsioni si sono avverate.

Gli uccellini cinguettano che il quel di Chiasso sono arrivati addirittura figuri con precedenti per terrorismo islamico,registrati in Paesi Schengen. Ma anche per altri reati gravi, come il tentato omicidio (apperò).

Più in generale, risulta che la grande maggioranza dei finti rifugiati che approda a Chiasso o a Balerna (centro Pasture) ha la fedina penale sporca!

Sicché, “grazie” al caos asilo voluto dalla partitocrazia, ci riempiamo di delinquenti, anche pericolosi! Perfino di terroristiislamici! Ma la ministra di giustizia kompagna Baume Schneidèèèr, P$ (quella eletta “perché simpatica”) vorrebbe far arrivare sempre più finti rifugiati!

Armati di coltello

Ci sono addirittura clandestini che, espulsi dalla vicina Penisola,girano armati di coltello e vengono qui per commettere reati, per farsi così incarcerare all’Hotel Farera, dove non a caso il 90% degli ospiti è straniero (ma questo dato non si può scrivere, altrimenti i kompagni berciano al “razzismo”).

Altri finti rifugiati si “fanno” con cocktail composti daantiepilettici (acquistati nel Belpaese) mischiati a superalcolici. Poi, sotto gli effetti di questo mix, combinano nefandezze di ogni tipo.

Gli immigrazionisti imbesuiti che di tanto in tanto manifestanofuori dal centro di Chiasso blaterando di maltrattamenti ai danni degli asilanti, andrebbero rinchiusi per qualche notte assieme ai loro beniamini. Poi vediamo.

Procedure per tutti

Tento per non farsi mancare niente, pare che migranti con precedenti penali iscritti nella banca dati di Schengen e addirittura espulsi dalla Svizzera possano comunque farsi aprire unaprocedura d’asilo nel nostro Paese: basta che lo chiedano! E’ il colmo!

Risulta inoltre che un certo numero (quanti?) di finti rifugiati ospitati a Chiasso rispettivamente a Balerna, sia oggetto di divieti d’accesso in altri Cantoni. E, se un tale divieto viene pronunciato, vuol dire che il destinatario ne ha combinate peggio di Bertoldo.

Qualche domandina

Questa situazione allucinante ha evidenti conseguenze per la sicurezza del nostro territorio, che non abbiamo alcuna intenzione di mandare a schifìo per colpa degli immigrazionisti e degli spalancatori di frontiere! Altro che metterci in casa delinquenti e terroristi con il grimaldello della richiesta d’asilo!

Davanti ad una situazione del genere, nascono spontanee alcune domandine facili-facili ai burocrati bernesi della SEM, Segreteria di Stato della migrazione (Dipartimento Baume-Schneidèèèr).

Ad esempio:

Quanti sono gli asilanti presenti in Ticino che hanno precedenti penali? Per quale di tipo di reati?
Quanti sono legati al terrorismo islamico?
Quanti richiedenti l’asilo sono ancora qui, dopo aver commesso reati sul nostro territorio?
Quanto tempo impiega la SEM a verificare i precedenti penali dei richiedenti l’asilo?
Come influisce sulla procedura d’asilo la scoperta di precedenti penali del richiedente?
E’ vero che vengono aperte procedure d’asilo anche a beneficio di migranti allontanati dalla Svizzera dalle autorità di polizia?

Repulisti

E’ chiaro che qui bisogna fare repulisti e BLINDARE finalmente le frontiere! E ci pare ovvio che il richiedente l’asilo che commette un reato in casa nostra va sbattuto fuori dalla Svizzera per direttissima, senza se né ma!

Altro che inserire in procedura d’asilo dei delinquenti notori!

Grazie, governicchio federale e kompagna Baume Schneidèèèr,per aver trasformato il Mendrisiotto in un ricettacolo di malviventi magrebini, liberi oltretutto di andare in giro a piacimento, dato che i centri d’accoglienza federali non sono strutture chiuse!

Lorenzo Quadri