Premi di cassa malati: ci hanno depredato 400 milioni!
Ma, bene che vada, ne rivedremo solo meno della metà! Alla faccia dell’equità e del federalismo…
In materia di premi di cassa malati, i ticinesi sono stati derubati per anni. E il maltolto ammonta ad almeno 400 milioni di Fr. Quindi, se l’Ufficio federale della sanità pubblica propone un modello di rimborso di 140 milioni di Fr, vuol dire che – anche nella denegata ipotesi in cui tale compensazione dovesse venire approvata dalle Camere federali – i cittadini ticinesi ci avrebbero comunque smenato 260 milioni. Non gli enti pubblici. I cittadini direttamente.
Il provento della rapina effettuata ai nostri danni dagli assicuratori malattia con la complicità dell’autorità federale viene messa nero su bianco dallo studio commissionato dall’ordine del medici del Canton Ticino (OMCT) a Bruno Cereghetti, già capo dell’Ufficio assicurazione malattia del DSS e attualmente consulente in proprio. Lo studio è stato presentato venerdì dal Presidente dell’OMCT Franco Denti.
Dallo studio emerge anche un altro dato degno di nota. Ossia che con tutta probabilità, la totalità degli 85 milioni di Fr a copertura delle cure in clinica privata da cui gli assicuratori malattia sono stati sgravati (in quanto i costi se li è assunti il Cantone), ma gli assicurati no, non avendo beneficiato di alcuna riduzione di premio, sia ancora confluita nelle riserve degli assicuratori. Ancora una volta questi soldi prelevati ai ticinesi sono dunque stati impiegati per coprire deficit di altri Cantoni.
Che quindi davanti ad una sottrazione di 400 milioni la Commissione della Sanità e della Sicurezza sociale del Consiglio degli Stati non volesse entrare nel merito di nessuna restituzione, è una crassa violazione di ogni principio di equità. Ma anche una restituzione parziale, bisogna esserne ben consapevoli, costituirebbe in ogni caso un furto di proporzioni monumentali ai danni del nostro Cantone. Quindi, e su questo dobbiamo esserne in chiaro, gli scenari realistici che si prospettano per i Ticinesi sono due. O rimanere fregati, o rimanere un po’ meno fregati.
E’ quindi importante che tutte le istanze politiche si facciano sentire forte e chiaro nei confronti di questa manifesta ingiustizia. Che subiremo ancora una volta perché la maggioranza dei Cantoni non ha interesse ad andare oltre ad una soluzione minimalista per salvare la faccia al federalismo. Dittatura della maggioranza, dunque: che impone alla minoranza un’ingiustizia facendosi forte, semplicemente, della propria superiorità numerica. Il “bello” della democrazia!
Nemmeno per trovare delle modalità di restituzione di quanto si è pagato di troppo occorre fare dei grandi sforzi immaginativi. Cereghetti nello studio OMCT indica una modalità semplice e praticabile. Non una restituzione ma un congelamento dei premi di chi ha pagato e tuttora paga troppo; mentre chi ha pagato troppo poco si troverà un aumento “extra”, spalmato nel tempo, «a compensazione delle carenze del passato».
Lorenzo Quadri