In Italia continuano gli sbarchi di migranti economici. E poi ce li ritroveremo da noi
Come volevasi dimostrare, nei giorni scorsi a Pozzallo (in Sicilia) è sbarcato un migrante economico, sedicente minorenne, poi risultato positivo al coronavirus.
Sicché i passatori delle ONG proseguono la propria attività. Per loro niente lockdown. Nel Belpaese la gente è chiusa in casa e – salvo permessi speciali – non si può muovere al di fuori del raggio di 200 metri. Eppure i finti rifugiati con lo smartphone possono continuare ad immigrare illegalmente nella Penisola, malgrado i porti siano in teoria chiusi. Solo in teoria, però. La situazione sta irritando (eufemismo) anche vari sindaci siculi di $inistra.
Sbarchi = nuovi focolai
Il caso dell’asilante covid positivo giunto a Pozzallo è emblematico. E’ evidente che sui barconi la distanza sociale non è garantita. Altrettanto evidente è che i finti rifugiati positivi possono contagiare le persone che hanno a che fare con loro una volta raggiunta l’Italia. In altre parole: gli sbarchi causano nuovi focolai epidemici. A maggior ragione occorre dunque evitare che i migranti economici partano dai paesi d’origine.
Poi arrivano qui
Evidentemente quel che avviene nella vicina Penisola sul fronte dell’asilo ci interessa in modo particolare. Perché poi i clandestini arrivano qui da noi. Con tutti i rischi di contagio che questo comporta. I finti rifugiati se ne sbattono delle regole anti-pandemia e vanno in giro a zonzo liberamente. Oltretutto, noi non abbiamo più nemmeno la possibilità di rimandare i clandestini in Italia tramite i rinvii-Dublino: il Belpaese li ha sospesi con il pretesto del virus.
Ohibò: il governo romano permette gli sbarchi malgrado i porti chiusi, con tutti i rischi sanitari del caso; però non ne vuol sapere di riprendersi i migranti entrati abusivamente in Ticino dall’Italia. Evviva!
Caos asilo imminente
Da settimane ormai gli organi d’informazione parlano e straparlano solo del maledetto virus. Ma forse qualcuno non si sta accorgendo che presto, oltre all’emergenza economico-sociale, ritornerà anche il caos asilo. Con il rischio, come detto, che esso generi una nuova impennata nei contagi!
Decine di migliaia di finti rifugiati vengono fatti partire dalla Turchia e raggiungono la Grecia. Alle nostre latitudini, l’industria ro$$a dell’asilo ed i suoi addentellati già strillano che la Svizzera “DEVE accogliere” tante migliaia di migranti economici “per dare l’esempio”. Cari $ignori: ma col piffero! La Svizzera non deve accogliere proprio nessuno. Quello che la Svizzera deve invece fare è tagliare drasticamente la spesa miliardaria per l’asilo. Avanti con i rimpatri, ma in grande stile, e non si fa entrare più nessuno! I soldi pubblici servono per le necessità dei cittadini elvetici, dato che lo stramaledetto virus ci porterà anche una crisi economica deleteria. Ed è altrettanto evidente che, assieme alla spesa per l’asilo, occorre decurtare drasticamente gli aiuti all’estero. A partire dalla marchetta di 1.3 miliardi alla fallita UE, che va cancellata all’istante. Non c’è più trippa per gatti e nemmeno per eurobalivi. Del resto l’UE, nell’emergenza sanitaria in corso, ha dimostrato, per l’ennesima volta, di non valere un tubo.
A Camorino…
Intanto, come da copione, il kollettivo R-esistiamo, quello condotto da una certa avvocata Immacolata non patrizia di Corticiasca, torna a remenarla con il bunker di Camorino adibito a centro asilanti, dove non sarebbero garantite le distanze sociali. Il kollettivo pretende la sistemazione degli “ospiti” in albergo. Come no, ed il conto dell’hotel, ovviamente in camere singole, lo paga il kollettivo R-esistiamo? Lo paga l’avvocata Immacolata? Tra l’altro, tanto per fare un esempio, non ci risulta che i militi che stanno svolgendo la scuola reclute siano alloggiati in albergo. Però dovremmo mandare in hotel i finti rifugiati? Qui qualcuno è fuori come un balcone.
Ribadiamo il concetto. Ci va benissimo chiudere il bunker di Camorino. Ma gli “ospiti” vanno rimandati a casa loro. Altro che alberghi o – in prospettiva più lunga – un nuovo centro asilanti extralusso! Visto che la spesa per l’asilo va drasticamente ridotta, la stessa cosa deve accadere con la capacità di accoglienza.
Lorenzo Quadri